Un uomo del paradiso. Ad un anno dalla morte una piccola biografia dedicata al sacerdote focolarino don Tino Bergamaschi
Sono alcune righe della pagina introduttiva della biografia di mons. Tino Bergamaschi, sacerdote bresciano, prete focolarino, che esattamente un anno fa, il 4 febbraio 2020, ha concluso la sua vita terrena per nascere all’eternità.
A scrivere è don Claudio Sarotti che ha condiviso con mons. Clementi la sua prima esperienza pastorale. In un articolo per il giornalino che la parrocchia di Montirone dedicò a don Tino quando nel 2018 era arrivato per lui il tempo della pensione, don Claudio aveva raccontato così quell’esperienza: “Si camminava bene insieme, […] mi ha dato fiducia, […] si viaggiava sempre nella stessa direzione e ci si sosteneva a vicenda. […] La stima era reciproca e anche se abbiamo 40 anni di differenza esatti ed eravamo tanto diversi […], ci si capiva e ci si completava meravigliosamente! Se sono prete così, e ho imparato a fare e a essere prete, lo devo tanto a don Tino: non posso che essere grato e riconoscente al Signore per avermi donato un parroco così”.
Tenere vivo il ricordo
Ed è proprio da questa somma di sentimenti che è nata l’idea di “una semplice biografia, ricca di contributi”, assemblata con pazienza e determinazione da don Claudio, coinvolgendo “chi ha condiviso un tratto di strada con monsignore”.
“Non ha nessuna pretesa - avverte il giovane prete, oggi 38enne, vice-parroco a Breno, in Valle Camonica- [se non quella di] ripercorre la vita di una bella figura di presbitero, secondo le tappe del suo cammino, e ci aiuta a tenerne vivo il ricordo e la preghiera: ci indica inoltre una possibile strada per santificarci, per crescere spiritualmente”.
Sono davvero tanti i contributi raccolti nelle 80 pagine della biografia, che raccontano con parole e immagini gli anni di formazione in seminario, il servizio pastorale nelle comunità di Lograto, Manerbio, Castelletto di Leno, Lumezzane e Montirone; e poi l’incontro con il carisma dell’unità di Chiara Lubich e il Movimento dei Focolari. Diverse pagine sono infine dedicate a raccogliere ricordi, reazioni e riflessioni suscitate dalla notizia della sua morte.
Tenere vivo il ricordo
Ed è proprio da questa somma di sentimenti che è nata l’idea di “una semplice biografia, ricca di contributi”, assemblata con pazienza e determinazione da don Claudio, coinvolgendo “chi ha condiviso un tratto di strada con monsignore”.
“Non ha nessuna pretesa - avverte il giovane prete, oggi 38enne, vice-parroco a Breno, in Valle Camonica- [se non quella di] ripercorre la vita di una bella figura di presbitero, secondo le tappe del suo cammino, e ci aiuta a tenerne vivo il ricordo e la preghiera: ci indica inoltre una possibile strada per santificarci, per crescere spiritualmente”.
Sono davvero tanti i contributi raccolti nelle 80 pagine della biografia, che raccontano con parole e immagini gli anni di formazione in seminario, il servizio pastorale nelle comunità di Lograto, Manerbio, Castelletto di Leno, Lumezzane e Montirone; e poi l’incontro con il carisma dell’unità di Chiara Lubich e il Movimento dei Focolari. Diverse pagine sono infine dedicate a raccogliere ricordi, reazioni e riflessioni suscitate dalla notizia della sua morte.
C’è anche una piccola rassegna stampa in cui è riportato, tra gli altri, l’articolo pubblicato da FLest sul funerale di don Tino.
Significativo il titolo scelto per la pubblicazione - Tra cielo e terra - e non meno importante la riga autografa di don Tino riportata nel retro copertina, con la citazione dalla prima Lettera ai Corinzi di San Paolo - “Mi sono fatto tutto a tutti per guadagnare tutti a Cristo” - e l’aggiunta di due parole che racchiudono il suo modo di essere sacerdote: “Ti ringrazio!”.
g.c.
La biografia di don Tino Bergamaschi può essere richiesta in tutte le Parrocchie dove il sacerdote ha svolto il suo ministero.
La biografia di don Tino Bergamaschi può essere richiesta in tutte le Parrocchie dove il sacerdote ha svolto il suo ministero.