Il parroco dello sperduto paesino della Pianura Padana e l'intellettuale romano si conoscevano e si stimavano, uniti da un'idea di Chiesa e di Mondo che provocava cultura e società del loro tempo
APPUNTAMENTO A CREMONA IL 17 NOVEMBRE
Per capire di più sul loro rapporto, testimoniato da un importante carteggio, la la Fondazione Mazzolari e il Centro Studi Igino Giordani hanno unito competenze e approfondimenti per un convegno che si farà il 17 novembre a Cremona.
Un'iniziativa fortemente voluta dalla Comunità locale del Movimento dei Focolari che è nata dalle ricerche di una tesi di laurea e da un documentato articolo di storia locale apparso su "La Provincia", il quotidiano di Cremona.
LA TESI DI LAUREA E L'ARTICOLO DI GIORNALE
In terra cremonese da sempre la vicenda umana e il pensiero di don Primo Mazzolari sono oggetto di studio, di documentazione e di ricerca; la recente visita di Papa Francesco a Bozzolo ha poi ha riacceso l'attenzione e l'interesse generale su una delle più significative figure del cattolicesimo italiano nella prima metà del Novecento.
Una testimonianza che ha incrociato anche il percorso di studi di Anna Pagliari, che preparando la sua tesi di la laurea magistrale in Scienze religiose ha trovato nel sacerdote di Bozzolo “un pensiero che si avvicina molto alla sensibilità dell’Ideale di Igino Giordani e Chiara Lubich”.
Proprio nei giorni della discussione della tesi, Walter Montini firmava per "La Provincia" un pezzo intitolato: "Igino Giordani: ritratto di don Mazzolari". Da lì ha preso le mosse una ricerca tra le carte conservate dalla Fondazione Mazzolari che ha portato alla scoperta di un nutrito carteggio tra i due.
AFFINITÀ E INSEGNAMENTI
A parlarne, nel convegno del 17 novembre al Teatro Monteverdi di Cremona, saranno don Bruno Bignami, presidente della Fondazione Mazzolari, e Alberto Lo Presti, direttore del Centro Studi Igino Giordani. Sarà l’occasione per scoprire e approfondire le affinità di due grandi del secolo scorso, cogliendo nella loro testimonianza insegnamenti ancora preziosi per il nostro presente.