Da un post di Facebook la scoperta di una bresciana, Augusta, all'altro capo del mondo

Quando il 14 luglio scorso pubblicammo la notizia della partenza per O’Higgins, in Argentina, di Marisa Zubani, diciannovenne bresciana che aveva scelto di vivere un'esperienza di sei mesi alla Mariapoli "Lia", la cittadella in America del Sud del Movimento dei Focolari, la prima reazione arrivò proprio da là, via Facebook. 









Di lei  (al centro nella foto) abbiamo subito cercato di saperne di più. E lo abbiamo fatto nella Comunità locale del Movimento dei Focolari del suo paese, primo step di un percorso ideale verso O'Higgins che continueremo nei prossimi mesi.







Il sorriso di Augusta

Quando, a 15 anni, a Gussago, ho conosciuto il Movimento dei Focolari, Augusta Petrogalli era già partita per Loppiano dove c’era (e continua ad esserci) la scuola di formazione di coloro che si preparano alla vita di Focolare.

A Gussago si viveva un periodo di grazie speciali per la nostra comunità: una cinquantina di giovani partecipavano all’incontro della Parola di Vita; tanti di loro si ritrovavano ogni giorno alla messa in parrocchia e approfondivano la conoscenza dell’Ideale; nascevano vocazioni, sia al matrimonio che di speciale consacrazione (Augusta in Focolare, Claudia tra le Suore Dorotee, Aurelio come sacerdote diocesano).

Augusta l’ho conosciuta inizialmente attraverso i racconti dei ragazzi più grandi, di persona solo qualche anno dopo, durante una visita con altri giovani a Loppiano. Ricordo un saluto veloce prima di iniziare il programma, ma i suoi occhi luminosi e il sorriso mi sono rimasti impressi.

Poi Augusta è partita per la Mariapoli permanente a O’Higgins, in Argentina e non c’è stata più occasione di contatto. Ho però potuto conoscere meglio la sua famiglia. Lavoro come educatrice in una casa di riposo e per un lungo periodo, fino al sopraggiungere di una malattia, Carlo, il papà di Augusta, ha fatto l’autista per il gruppo dei volontari che presta servizio da noi. Abbiamo vissuto insieme tante esperienze, con lui e sua moglie Caterina; due persone semplici, con un cuore grande, sempre pronte ad aiutare chi è più debole.

Augusta è poi tornata in Italia, chiamata a lavorare, per le sue competenze professionali, al Centro dell’Opera, a Rocca di Papa; a pochi chilometri c’è il Centro Mariapoli Internazionale di Castel Gandolfo dove ogni tanto andavo per i Congressi del Movimento Parrocchiale: Agusta è sempre venuta a trovarci e salutarci. I suoi occhi e il suo sorriso anche in quelle occasioni mi colpivano sempre. Ogni volta avevo la certezza di incontrare una persona felice, realizzata, che aveva trovato quanto cercava in Dio. Mi è capitato di consegnare pacchi e pacchettini ad Agusta affidatimi dalla sua famiglia, e lo stesso succedeva al ritorno a casa: anche questo piccolo servizio mi ha permesso di conoscerla di più.

Una gioia grande era poi incontrarla a Gussago quando tornava a trovare la famiglia. Ho potuto condividere con lei gioie e dolori della mia vita con immediatezza e semplicità perché ho sempre trovato in Augusta un cuore aperto, in ascolto, sereno. Anche da parte sua c’è sempre stata la disponibilità a condividere alcuni passaggi della sua anima, e della vita concreta. Sono stati incontri brevi, ma molto significativi, che mi hanno dimostrato ancora una volta quanto costruire l’unità non dipenda né dal tempo né dallo spazio, ma dalla tensione a volersi bene.

Ora Augusta è tornata ad O’Higgins come responsabile dal punto di vista economico della cittadella. Ci siamo potute vedere a Gussago poco tempo prima la sua partenza: un momento profondissimo in cui abbiamo condiviso dubbi, preoccupazioni, speranze. Per riprendere poi con rinnovato entusiasmo le strade su cui vuole la Volontà di Dio.

Sonia Pensieri