Marisa alla "Mariapoli Lia". Sei mesi in Argentina abbracciando il mondo

Il suo volo è arrivato a Buenos Aires questa mattina alle 4,40. Ad attenderla c’era una focolarina della “Mariapolis Lia”, la cittadella argentina del Movimento dei Focolari. Due ore di automobile e finalmente Marisa è arrivata in quella che per i prossimi sei mesi sarà la sua casa.

Diciannove anni, di Collebeato, a due passi da Brescia, Marisa Zubani non parla tanto volentieri di sé, di ciò che fa e del perché lo fa. Lascia che a parlare siano le esperienze che vive, come quella di un anno fa alla Mariapoli Luminosa, nella cittadella del Movimento dei Focolari nello Stato di New York, come le tante giornate trascorse ad Amatrice con la Caritas per ricostruire, insieme a tanti altri giovani, non i muri crollati con il terremoto ma reti relazionali non meno importanti del ripristino degli edifici.

Ecco, i sei mesi che Marisa passerà a O’Higgins, la località della Provincia di Buenos Aires in cui sorge la “Mariapoli Lia”, hanno questo imprinting: fare esperienza di umanità, aprirsi con fiducia al mondo come Chiara Lubich ha sempre chiesto ai giovani del Movimento dei Focolari. E la cittadella argentina – che festeggia quest’anno il cinquantesimo della sua fondazione – è una realtà in cui i giovani, di ogni parte del mondo, sono molto presenti.


La foto in alto è stata scattata all'aeroporto di Fiumicino ed è un selfie della famiglia Zubani al gran completo. Da sinistra: Carlo, Anna, Ettore, Marisa e Silvia; qui sotto, Silvia, Carlo e Marisa.