Dalla Sardegna a Sotto il Monte per testimoniare che la pace si costruisce “a pezzi, ciascuno cominciando dal proprio”

Migliaia di persone hanno dato vita nell’ultimo giorno del 2017 alla 50° Marcia Nazionale per la Pace promossa da Pax Christi: hanno camminato e ascoltato testimonianze legate ai temi dell’immigrazione e dell’accoglienza, del dialogo ecumenico e interreligioso, della lotta contro la guerra e il degrado ambientale.


La marcia è stata preceduta da un convegno che si è svolto nella mattinata di domenica 31 dicembre nella sede del PIME della città natale di Papa Giovanni XXIII: tra i relatori, accanto all’economista Raul Caruso e a don Fabio Corazzina, sacerdote bresciano già coordinatore di Pax Christi, c’era anche Cinzia Guaita, impegnata con il Movimento dei Focolari di Iglesias e rappresentante del Comitato per la riconversione della Rwm, azienda che produce componenti per bombe, di proprietà tedesca (Rheinmetall Defence) e con sede amministrativa a Ghedi, in provincia di Brescia. Quella della Rwm è una vicenda che FLest ha raccontato a inizio ottobre attraverso le parole di Arnaldo Scarpa, portavoce del Comitato per la riconversione [clicca QUI per rileggere l’intervista]; anche la rivista Città Nuova ne ha scritto a più riprese, l'ultima a inizio dicembre.

Il "metodo dell'intreccio"
Sono stata invitata non tanto per raccontare le nostre azioni – ci ha detto Cinzia Guaita – ma per mettere in evidenza il metodo usato in esse, metodo che io ho definito dell’intreccio” ci ha confidato in una lunga telefonata successiva al suo intervento.

Dai sit-in al Comitato  
Se della Rwm si è interessato nei giorni scorsi anche «The New York Times» documentando che  i prodotti dello stabilimento italiano vengono usati dall'Arabia Saudita contro lo Yemen, va ricordato che fin dall'autunno 2015 i movimenti pacifisti sardi avevano organizzato diversi sit-in e manifestazioni davanti alla fabbrica per denunciar proprio le frequenti spedizioni di ordigni diretti all’Arabia Saudita e da essa usati per bombardare il territorio yemenita in una guerra iniziata proprio in quell'anno. Ma è dopo la “Run for unity” promossa dal Movimento dei Focolari e l’evento “Pace parliamone” del 7 maggio scorso che si costituisce il Comitato per la riconversione della Rwm a cui aderiscono gruppi, associazioni e persone appartenenti ad ogni fede religiosa e convinzione politica.
L’azione del Comitato si è concretizzata in una “mozione sulla riconversione bellica” presentata in Parlamento e fatta propria unitariamente da tutti i gruppi politici presenti in Consiglio comunale di Iglesias.

Camminare nella stessa direzione
Ci siamo messi a guardare alla sincerità del cuore di ogni persona – ha sottolineato Cinzia – dando fiducia a tutti, mettendo in pratica l’arte del dialogo, dando universalità al nostro sguardo perché la pace è di tutti: Non vogliamo fare da sintesi, ma semplicemente metterci a braccetto con tutti per camminare nella stessa direzione.”

Come? Comincia a pulire la strada
Ma come è possibile incidere concretamente nella realtà che ci circonda? “Se vuoi la pace, inizia da te. Comincia a pulire le strade, a metterti a servizio del fratello che hai accanto, a dare valore a tutte le azioni e ai pensieri di tutti, nella certezza che ciascuno è chiamato a fare la propria parte, sì, ma nella prospettiva universale. Ciò che è importante è non rimanere indifferenti o pensare che siamo troppo piccoli, perché anche nel piccolo si può incidere”.

Alla "guerra a pezzi" rispondiamo con la "pace a pezzi"
“Quando mi dicono che la nostra battaglia per la riconversione della Rwm non serve a niente perché i problemi sono ben più grandi – ha concluso Cinzia – ricordo l’espressione di Papa Francesco sulla guerra mondiale a pezzi; e penso che forse a noi tocca cominciare proprio costruendo la pace a pezzi, ognuno dal suo pezzo”.