Alessandra e le mani aperte di un progetto del Movimento dei Focolari per i bambini poveri nelle Filippine
“Da Serina a Cebu: La mia missione tra i bimbi poveri delle Filippine”. E’ il titolo di uno degli articoli di questa mattina nelle pagine bergamasche del Corriere della Sera. La protagonista della storia e Alessandra Emide, 38 anni, originaria della Val Serina, in provincia di Bergamo, che da cinque anni gestisce una rete di adozioni a distanza dei bambini più poveri su un’isola dell’arcipelago: “Cerchiamo – ha spiegato alla giornalista - di aiutarli a scoprire la loro dignità”.
“Bukas Palad” è il nome del progetto, che in filippino significa «mani aperte». Avviato dal Movimento dei Focolari negli anni ’90, oggi punta su quella che è la chiave di tutto: l’educazione.
“Ieri sera – scrive il Corriere – nella sala parrocchiale del paese ha condiviso la sua storia”. Dopo la laurea in Scienze dell’Educazione Alessandra ha scelto il Focolare per mettere la sua vita al servizio del Carisma di Chiara Lubich. Terminati gli anni di formazione ha vissuto nella Comunità di Milano. Poi, passato qualche anno, la proposta che l’ha portata nelle Filippine: “Quando mi hanno chiesto di trasferirmi a Cebu, non sapevo neanche dove fosse!” ha confessato sorridendo ai suoi compaesani.
Nell’articolo Alessandra parla degli enormi contrasti sociali che si incontrano nelle Filippine, ma anche della speranza e dei risultati concreti di un progetto come quello che lei segue.
Approfittando della sua prima vacanza a casa dopo tre anni, anche FLest ha realizzato un’intervista, in video, con Alessandra che pubblicheremo nei prossimi giorni.
“Bukas Palad” è il nome del progetto, che in filippino significa «mani aperte». Avviato dal Movimento dei Focolari negli anni ’90, oggi punta su quella che è la chiave di tutto: l’educazione.
“Ieri sera – scrive il Corriere – nella sala parrocchiale del paese ha condiviso la sua storia”. Dopo la laurea in Scienze dell’Educazione Alessandra ha scelto il Focolare per mettere la sua vita al servizio del Carisma di Chiara Lubich. Terminati gli anni di formazione ha vissuto nella Comunità di Milano. Poi, passato qualche anno, la proposta che l’ha portata nelle Filippine: “Quando mi hanno chiesto di trasferirmi a Cebu, non sapevo neanche dove fosse!” ha confessato sorridendo ai suoi compaesani.
Nell’articolo Alessandra parla degli enormi contrasti sociali che si incontrano nelle Filippine, ma anche della speranza e dei risultati concreti di un progetto come quello che lei segue.
Approfittando della sua prima vacanza a casa dopo tre anni, anche FLest ha realizzato un’intervista, in video, con Alessandra che pubblicheremo nei prossimi giorni.