Chiamati ad essere comunità. A Castelgandolfo l'incontro degli animatori del Movimento parrocchiale e diocesano


Dal 2 al 5 giugno, dopo due anni, di nuovo in presenza nel Centro Mariapoli a Castelgandolfo si è svolto il congresso degli animatori del Movimento parrocchiale e diocesano del Movimento dei Focolari. C'erano circa 200 persone provenienti da tutta Italia, alcuni dalla Svizzera, Romania e dal Porto Rico. 

Da Brescia hanno partecipato don Daniele Botticini, Gianpaolo Gonzini, Rosa Bosio, Umberto Gozio e Adriana Arrigotti.

"Chiamati ad essere comunità" diceva il titolo del congresso: "Bellissimo - ha scritto Margaret Karram nel messaggio inviato ai partecipanti - perché sintetizza in poche parole l’essenza della nostra spiritualità collettiva e il desiderio di farci santi insieme".

Ogni giorno si era chiamati a vivere anche un “sottotitolo” che aveva come filo rosso il termine coraggio, parola ponte che ha collegato tutto il programma.

“Il coraggio della prima chiamata”: durante la prima giornata si è sottolineato e riscoperto l’imprescindibile radicamento nel Vangelo della nostra vita, sintetizzando la frase scritta da Margaret nel suo messaggio per la Pasqua.

“Il coraggio di essere comunità” con gli interventi in sala del cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo de L'Aquila, e di Jesùs Moran, co-presidente del Movimento dei Focolari.

Il cardinale Petrocchi ha dato suggerimenti concreti su come essere comunità, sottolineando l’importanza prima di tutto di lasciarsi amare da Dio e dell’arte di comunicare che non è “informare”, di ascoltare che non è “stare a sentire”, né “capire”, di parlare che non è “chiacchierare”. Invitando ciascuno a curare le relazioni che devono avere la precedenza su tutto e a vivere nelle nostre comunità lo stile di Maria, senza il quale non può esserci comunità

Jesùs Moran con il suo tema sulla “leadership di comunione e la generatività pastorale” ha spronato a privilegiare il “noi” all’ “io”, ad essere testimoni, edificati dalla Parola, ad essere leader generativi, che sappiano desiderare, partorire, prendersi cura e lasciar andare. E’ importante, ha sottolineato, radicare la pastorale nell’incontro vivo con Gesù. Insomma, il “leader di comunione” deve essere "mariano, pieno di amore, tutto servizio, pronto a dare la vita". 

“Il coraggio di annunciare”: numerose testimonianze e iniziative nella Chiesa e nel movimento dei focolari hanno messo in rilievo l’importanza di camminare insieme, di essere in rete.

“Il coraggio di ricominciare”: le conclusioni di questo congresso con il desiderio di tornare nelle nostre comunità ed essere portatori del Carisma: davanti a noi abbiamo una bellissima stagione della storia!