Ezio Aceti per l'apertura del Festival delle relazioni 2022. Un'edizione che invita a prendersi cura gli uni degli altri


“Quasi senza accorgercene siamo alla quarta edizione!”. Una constatazione di sorpresa consapevolezza quella che Franca Capponi, direttore artistico del Festival delle relazioni, condivide alla vigilia del primo appuntamento che martedì 1 febbraio aprirà la serie degli incontri.


Anche quest’anno il titolo del Festival suggerisce una decisa riflessione sull’attualità.

Sì, abbiamo bisogno di “Ri-generare le relazioni prendendosi cura gli uni degli altri”. La scorsa edizione il filo conduttore ci ha portato a riflettere "oltre la paura", quest’anno vorremmo proporre un percorso “oltre le solitudini”.

Una forzatura dettata da ciò che viviamo o uno sviluppo naturale dell’idea originaria del Festival?

Il Festival delle Relazioni è nato dalla passione per l’uomo e dal desiderio di provare ad affrontare fragilità e dei dolori con i quali conviviamo quotidianamente. È evidente che la pandemia ha amplificato il tutto, con strascichi negativi soprattutto a livello psicologico personale e interpersonale. Le esperienze e la vita di questi ormai due anni, hanno inciso profondamente nei cuori e negli animi di tutti e i lunghi periodi di lockdown ci hanno chiusi ulteriormente nelle nostre “stanze”, abbandonandoci un poco a noi stessi e disperdendo quei valori “relazionali” fondamentali per una vita sociale viva e attiva. Una situazione che ha condizionato in modo trasversale tutte le generazioni, dai più piccoli ai più grandi.

È per questo che avete scelto di iniziare parlando di nonni e nipoti?

Sarà uno sguardo speciale su due generazioni che da sempre vivono “l’una per l’altra”. Il titolo della serata non lascia dubbi: Nonni e nipoti; li pensiamo così, che si cercano, si raccontano e… si viziano! Protagonista dell’incontro sarà Ezio Aceti, psicologo e psicoterapeuta, esperto in dinamiche dell’età evolutiva e famigliare.

Anche quest’anno il Festival non può svolgersi in presenza: tutti gli incontri saranno on line, è esatto?

Purtroppo è così. È una limitazione ma anche un’opportunità: attraverso il web possiamo allargare i confini della nostra Valseriana, dove il Festival è nato e continua a vivere in un rapporto che sempre cerchiamo di alimentare con le realtà sociali, educative, religiose, politiche e culturali del territorio. La piattaforma di trasmissione che FLest ci ha messo a disposizione consente inoltre a tutti coloro che seguiranno gli incontri di inviare considerazioni e domande in tempo reale, costruendo con il relatore un dialogo costruttivo e aperto.

In che modo ci si potrà collegare?

Attraverso il nostro sito cliccando nel banner il alto a destra, oppure direttamente dal Canale YouTube di FLest dove per ogni incontro è stata già preparata una finestra apposita.



Appuntamento dunque a martedì 1 febbraio per il primo dei quattro incontri del Festival delle relazioni 2022.