Saper perdere. Angelo Testa racconta la meraviglia di una "sconfitta"



Quante volte nella mia vita ho sperimentato quell'invito di Chiara al “saper perdere” un'idea personale per cercare di valorizzare la condivisione e l'unità. Sembra una frase semplice, ma accettare e dare per scontato che se sai accettare di perdere è un’altra cosa (specialmente quando sei certo di aver ragione) . Quando però ci si riesce, si trova sempre una soluzione migliore.

Mi è capitato anche di recente, quando Valence mi ha aggiornato che il terreno su cui avevamo iniziato a costruire una scuola in Burundi, nel comune di Kigozi, ci era stato assegnato solo in comodato d’uso. Mi sono trovato a dover rinunciare al progetto, a tanti sogni. Avevamo anche un disegno che Giorgia ci aveva preparato con passione. Avevo cercato e trovato anche un po’ di soldi.

Tutto è svanito quando un gruppo di poliziotti di Kirundo, su ordine del Ministro dell’Agricoltura, si è presentato in cantiere e ha ordinato di sospenderei lavori e di lasciare libero il terreno perché era già stato messo a disposizione di una impresa per l'allevamento e la commercializzazione del pesce. D’istinto avremmo voluto fare ricorso: avevamo in mano una delibera del Consiglio comunale, proprietario del terreno, per realizzare la scuola!

Dopo qualche minuto mi ritorna in mente quel “saper perdere” di cui ho detto all'inizio. Cosa faccio? Non è facile neppure dirlo! Eppure me lo ripeto con convinzione! Devo però trovare una soluzione, non posso lasciar perdere un progetto così importante per quei 1.200 bambini senza un giorno di scuola; il bisogno è grande: come risolvere il problema?

Improvvisamente mi tornano in mente dei terreni incolti che ho visto durante un mio viaggio in Burundi di qualche mese prima. Perché non pensare di costruire la scuola in uno di quei terreni? Saranno di proprietà di privati? Ci sarà un terreno in vendita? Quanto potrebbe costare?

Prendo in mano il telefono e mando un messaggio a Emanuele, fratello di Valence, che lavora in ospedale a Kirundo e mi aiuta nella gestione del negozio che lì abbiamo aperto per vendere dei  prodotti agricoli: "Sai se c'è un terreno in vendita a Kigozi, o in un paese vicino, da poter affittare o acquistare per la nostra scuola?”. La sua risposta è rapida e sorprendente: “E’ molto dura per me rinunciare al progetto e non so come scusarmi con te e con tutti voi. Voglio anche ringraziarti per la velocità con cui sai trovare subito un piano B. Grazie molte anche dai nostri bambini e genitori. Mi metto subito alla ricerca di un terreno”. 

Il giorno dopo mi scrive di aver saputo che in un altro comune, più vicino alla città, è in vendita un terreno di 5.000 metri quadrati ad un prezzo molto ragionevole di circa €1.20 al metro quadro. Stupendo!

E’ davvero valsa la pena "saper perdere", non inseguire altre idee difficili da attuare. Il giorno dopo Emanuele mi informa di aver concluso l’affare! Abbiamo il terreno! Chiediamo all’ingegnere di verificare la possibilità di costruire. Anche questa c’è! Facciamo adattare il progetto originale e dopo aver studiato e capito una certa bozza, diamo il consenso di costruire. Otto giorni dopo, permessi alla mano, il cantiere prende avvio!

Angelo Testa







Intanto sono già pronti gli arredi della futura scuola, dono delle scuole di Gazzaniga (BG)