A Caravaggio (BG) associazionismo, parrocchia ed ente locale in campo per l'abolizione delle armi nucleari




Il Consiglio comunale di Caravaggio - cittadina della pianura bergamasca con oltre 16mila abitanti - ha approvato nella riunione di fine luglio la mozione "Italia ripensaci" che sollecita il Governo italiano a ratificare il Trattato dell’Onu sull’abolizione delle armi nucleari. E' un appello fatto proprio anche da 15 tra associazioni e movimenti operanti a Caravaggio, tra cui anche il Movimento dei Focolari. Un risultato importante, inserito in un percorso di sensibilizzazione e di partecipazione che riprenderà a settembre con una raccolta di firme tra la popolazione. Di tutto dà conto nell'articolo che segue Ezio Zibetti, della Comunità locale di Caravaggio del Movimento dei Focolari.



Perchè "Italia ripensaci"?

Il 22 gennaio 2021 è entrato in vigore il Trattato per l’abolizione delle armi nucleari, approvato a larga maggioranza dall’Assemblea dell’Onu nel 2017. Oltre 50 gli Stati che lo hanno ratificato. Purtroppo nessuna delle potenze nucleari lo ha firmato. E nessuna delle nazioni europee che hanno ordigni nucleari nel proprio territorio compresa l’Italia, l’ha ratificato. Tra l’altro la presenza di ordigni nucleari sul nostro territorio è in contrasto con il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, al quale l’Italia ha aderito nel 1975.

Il primo a firmare il trattato, lo Stato del Vaticano, grazie al magistero di papa Francesco che in molte occasioni ha richiamato a quanto sia immorale non solo l’uso, ma anche il possesso di armi nucleari.

Papa Francesco ha ulteriormente rincarato la dose sullo scandalo delle armi nucleari nella recente enciclica “Fratelli tutti” e nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2021) dove ha scritto:

“Quanta dispersione di risorse vi è per le armi, in particolare per quelle nucleari, risorse che potrebbero essere utilizzate per priorità più significative per garantire la sicurezza delle persone, quali la promozione della pace e dello sviluppo umano integrale, la lotta alla povertà, la garanzia dei bisogni sanitari. Anche questo d’altronde, è messo in luce da problemi globali come l’attuale pandemia da Covid – 19 e dai cambiamenti climatici. Che decisione coraggiosa sarebbe quella di costituire con i soldi che si impegnano per le armi e in altre spese militari un “Fondo mondiale” per poter eliminare definitivamente la fame e contribuire allo sviluppo dei paesi più poveri”.

Visto che l’Italia è tra i paesi che non hanno ratificato il trattato e sapendo che sul nostro territorio sono presenti diverse decine di ordigni nucleari nelle due basi di Ghedi e di Aviano, diverse associazioni e movimenti di radice cattolica e non solo, hanno stilato e firmato il documento “Italia ripensaci” che chiede al Governo e al Parlamento italiano di ratificare il trattato Onu sull’abolizione delle armi nucleari.



Dal livello nazionale a quello locale

Questa azione, oltre a livello nazionale, è stata accolta da tante realtà a livello locale prima di tutto per sensibilizzare la popolazione su un argomento del quale si parla poco nei media nazionali.

Anche a Caravaggio 15 gruppi, associazioni e movimenti ( Acli, Agesci, Amici di don Maurizio, Amici di Libera, Amici di San Bernardino, Azione Cattolica, Caritas, Chei de la Bosnia, Comunione e Liberazione, Corpo di Bacco, Croce Rossa, Gruppo Catechisti, Gruppo Missionario, Movimento dei Focolari, Open Road) hanno aderito e firmato il documento. Un importante momento di condivisione su un argomento di grande attualità.

Insieme le associazioni hanno anche pensato ad una serie di azioni tra le quali una raccolta firme, prima tra i propri associati e poi a settembre presso la popolazione di Caravaggio con dei punti di raccolta firme all’interno della città.

Vista l’importanza del documento e dell’azione intrapresa, le associazioni hanno contattato anche il Parroco don Angelo Lanzeni e il Sindaco del nostro Comune Claudio Bolandrini ai quali è stata sottoposta l’iniziativa.

La risposta è stata molto positiva da parte di entrambi. Il Parroco ha dato la sua disponibilità per una raccolta firme sul sagrato della chiesa parrocchiale ed il Sindaco, oltre a dare anche lui la disponibilità di uno spazio nella piazza del Comune per la raccolta firme, ha inserito la mozione all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 luglio scorso, facendola propria e presentandola in prima persona.

Il Consiglio Comunale, dopo una discussione sull’argomento ha approvato la mozione a maggioranza. Un decisione importante che testimonia una sempre maggiore sensibilità da parte delle amministrazioni comunali su questo argomento che coinvolge la vita di tutta la comunità italiana e mondiale. Speriamo sia un apripista per l’accoglienza di questa mozione da parte di altre amministrazioni comunali del territorio.

Ezio Zibetti