Slotmob, presidio di pochi. Battaglia persa?



Non eravamo in molti sabato 10 luglio nella centralissima Piazza Italia di Manerbio - Comune con il titolo di “città”, ideale capoluogo della Bassa Bresciana - a dare vita al presidio contro il gioco d'azzardo lanciato in tutto il Paese dalle associazioni impegnate a contrastare questa piaga sociale e culturale.

Ma battersi per affermare la dignità delle persone, calpestata dalle dipendenze che privano della libertà, soprattutto di chi è più debole, vale comunque sempre la pena, perché anche quelli che possono sembrare dei fallimenti lasciano traccia del desiderio di far crescere una società più giusta, dove ci sia una possibilità per tutti. L'abbiamo fatto con convinzione e semplicità, portando in piazza due calciobalilla e un tavolo da ping-pong; a Mantova (foto al piede dell'articolo) altri amici hanno aderito alla giornata nazionale di sensibilizzazione prendendo un aperitivo in un "bar noslot".

 

Con noi sabato in piazza c’era anche un bel gruppetto di amministratori locali: consiglieri comunali di Manerbio e il sindaco di San Paolo. Hanno portato il loro sostegno, con un messaggio di incoraggiamento e di vicinanza di cui dobbiamo fare tesoro.

Non hanno fatto proclami e promesse, del resto come possono farlo! È praticamente impossibile per le piccole e medie amministrazioni locali riuscire a tamponare un problema così grande, che muove interessi economici miliardari, se la politica centrale o regionale li lascia soli, senza armi giuridiche, economiche e tutele amministrative o legali.


La lobby dei concessionari e la mannaia dei TAR   

I Comuni di Manerbio e di San Paolo nel 2019 hanno adottato un regolamento che definisce le fasce orarie di spegnimento delle macchinette, ma mancano le ordinanze attuative. Nella medesima situazione si trovano tanti Comuni nella nostra Regione: si fermano perché temono i ricorsi dei concessionari al TAR: il giudice amministrativo, per qualche cavillo o carenza nell’istruttoria spesso dispone il ritiro del provvedimento e i sindaci rischiano il risarcimento del danno economico. È ciò che è capitato a Brescia: l’amministrazione accortasi del rischio di perdere la vertenza, ha ritirato l’ordinanza prima della sentenza.



La determinazione del Comune di Bergamo

Il Comune di Bergamo ce l'ha fatta, perché ha potuto mettere in campo uno studio sociosanitario che ha motivato e reso quasi inattaccabile la delibera.

Per l’azzardo serve l’azione concentrica coraggiosa: una politica che prenda in mano la situazione con una normativa che legittimi e tuteli gli amministratori locali nell’adozione di provvedimenti di tutela dai rischi dell’azzardo.

È quello che nel 2016 ha fatto la Regione Piemonte, approvando una legge che assegna ai Comuni la facoltà di regolamentare il funzionamento delle slot machine, con positivi risultati tangibili. Il dibattito su questa legge purtroppo si è riaperto e la nuova maggioranza ne vuole depotenziare i contenuti.



Mai rassegnati

Sull’azzardo succede così: ad un piccolo passo, frutto di una conquista di anni, ne segue uno che in poche settimane azzera tutto o quasi tutto. Ma si combatte.
Per questo i presidi e gli Slotmob nelle piazze sono importanti per far sentire la nostra voce.

Agostino Gandelli