Albania, in viaggio con Angelo - 1


Angelo Bricca - che con Sara Manfredi condivide la responsabilità del Movimento dei Focolari del Nord Italia - è da qualche giorno in Albania. Un viaggio che ha tanti risvolti: organizzativo (nella ridefinizione degli ambiti territoriali del Movimento l'Albania fa parte del Nord Italia), amicale (Angelo ritrova a Tirana compagni con i quali ha condiviso gli anni di formazione alla vita di Focolare a Loppiano), sanitario (per la possibilità di avere alcune cure odontoiatriche) e, se rimarrà tempo, turistico.

"Perchè non ci mandi qualche riga ogni giorno? - abbiamo domandato ad Angelo prima della partenza. Potremmo creare su FLest una sorta di diario, scoprire di più di una realtà che non può restarci estranea".  Detto, fatto.




Albania, in viaggio con Angelo - 1


Circa un mese fa arriva una telefonata in Focolare. E' Claudio, un focolarino con il quale ho condiviso un anno di formazione a Loppiano, nel 1996. Da 18 anni Claudio è in Focolare a Tirana, la capitale dell'Albania, dove lavora per l'Università. Mi telefona dall'Italia dove è tornato per stare un po' dalla mamma; anche lei, e sono passati 25 anni, si ricorda di me e mi saluta con affetto.

Claudio mi dice che tornerà da lì a qualche giorno in Albania e che sarà in Focolare da solo tra la fine di luglio e la metà di agosto. Prende così corpo un progetto che avevo sempre rinviato, quello di curarmi i denti in Albania approfittando dei suoi contatti con la Facoltà di Odontoiatria. 

Tramite lui verifico il preventivo degli interventi, trovo il biglietto aereo più economico per Tirana, mi attrezzo per essere in regola con le normative anti-Covid albanesi. In meno di una settimana tutto è organizzato. Parto dall’aeroporto di Verona nel pomeriggio di sabato 24 luglio: arrivo in Focolare a Tirana quando ormai è mezzanotte.


Domenica mattina (25) Claudio e Damiano - un altro componente del Focolare albanese - mi accompagnano a messa in una chiesa dei Gesuiti intitolata al Sacro Cuore: è una delle prime chiesa che è stata riaperta - presente Madre Teresa di Calcutta - dopo il crollo del regime comunista nel 1991.

A sorpresa poi sono invitato a fare una passeggiata sui monti che incoronano Tirana. Di questi il più alto è il Monte Dajti. Vi si arriva agevolmente attraverso una comoda teleferica. Pranziamo al ristorante Ballkoni Dajti dove si gode una vista spettacolare sulla città. 


Il cuoco è membro del Movimento dei Focolari, eroe di tante Mariapoli, tutte in autogestione. Ci accoglie con grande calore. Ordiniamo tre piatti tipici Albanesi (anche se in realtà ne arrivano ben sei!). C'è un bel messaggio in questa valorizzazione della tradizione gastronomica del Paese: l'amore e il rispetto delle tradizioni locali come mezzo per conoscere la cultura del suo popolo.

In fondo il lavoro principale dei focolarini che sono qui da 18 anni è stato quello di ascoltare, accogliere, farsi prossimi con tutti, aiutare concretamente. Poi è Gesù che tocca il cuore delle persone, che fa scoprire loro le esigenze del Vangelo. Per questo è sempre stata chiarissima l’importanza delle relazioni informali, del condividere la tavola, del lavorare fianco a fianco nelle Mariapoli, in attività varie che, se il cuore è attento, riesce a cogliere dalla vita quotidiana.

Tanti, tantissimi interni che magari hanno fatto anche un lungo percorso formativo nel Movimento hanno poi deciso di lasciare l’Albania per trovare lavoro in Europa, e alcuni poi si sono ben inseriti nelle nuove comunità in Italia, Francia, Germania.

Interessantissimo poi è lo svilupparsi della collaborazione con le varie realtà della chiesa locale (ma questo lo racconto meglio domani).

La sera sono invitato nel Focolare femminile di Tirana (foto qui sotto). L’incontro è fraterno e gioioso. Fino allo scorso anno ha abitato qui una focolarina che adesso è nel Focolare di Brescia, Cecilia Dottori, e mezza mia valigia era piena di vari doni per focolarine e altri della comunità. Durante la cena viene in evidenza il ruolo subalterno della donna che ancora qui è realtà, anche se nelle grandi città il fenomeno tende a diminuire. Molto vivo il racconto di una piccola comunità che hanno visitato il giorno precedente in una parte montuosa del nord dell’Albania.

Ecco, questo il primo giorno dell’avventura che voglio vivere in comunione anche con tutti voi.



Damiano e Angelo con le focolarine di Tirana


Claudio e Damiano del Focolare maschile in Albania