Vivere la Parola, la cosa più importante



Da poco più di un anno è attivo a Brescia un nuovo gruppo della Parola di Vita. Ci incontriamo, ovviamente on line visto il periodo, l’ultimo venerdì di ogni mese. Il gruppo è nato dopo che per ragioni diverse due altri gruppi che si incontravano mensilmente per mettere le loro esperienze in controluce rispetto al Vangelo, hanno dovuto trovare il modo di riorganizzarsi. Si voleva innanzitutto dare continuità alle esperienze già avviate, ma anche aprirsi, allargare gli inviti, accogliere nuove persone.

Nel gruppetto a cui è stata affidata l'idea ci sono io, Giulia e Massimo di Montirone, Chiara del Focolare, Rosanna, Giorgio e un'altra Chiara di Brescia. Pur con qualche comprensibile timore di non essere all’altezza dell’impresa - presto superato da una sana, incosciente fiducia nel Padre - abbiamo iniziato ad incontrarci, la prima volta lo scorso dicembre, e piano piano la famigliola si è allargata con qualche nuovo ingresso.

Per quanto mi riguarda, è stata un po’ la naturale continuazione dell’esperienza della Parola di Vita a cui già partecipavo da qualche anno. Ma il fatto di ritrovarmi fra i “promotori” mi ha fatto pensare che avevo come la fortuna di vedere in prima persona un nuovo seme dell’Ideale rinascere, un po’ – fatte le debite proporzioni – come nei rifugi a Trento negli anni della Guerra e, fra l’altro, proprio nell’anno del Centenario di Chiara: forse, chissà, un frutto di esso e, certamente, un dono a lei gradito.


Ecco due impressioni sull'esperienza che stiamo facendo in questo Gruppo della Parola di Vita.

Chiara scrive: “Sentivo l’esigenza di vivere la Parola come la cosa più importante da fare nella vita, come dice Chiara Lubich. La possibilità di dirci come cerchiamo di viverla e di scambiarci le esperienze è per me di grande aiuto e di luce. Un arricchimento che mi rievangelizza e mi dà sempre nuovo ardore e desiderio di ricominciare a mettere la Parola al di sopra di tutto. Un altro frutto è il sentirci veramente fratelli, in cordata per farci santi insieme.”

Paola e un'altra Chiara: “La Parola di Vita, vissuta e condivisa con gli amici del nostro gruppo, ci permette di ritrovare il senso del nostro essere credenti nella vita quotidiana. Sperimentiamo la presenza del nostro uomo vecchio che non smette mai di vivere del tutto in noi, ma sentiamo anche forte il desiderio di ricominciare dopo ogni incontro. Nella condivisione poi, scopriamo la ricchezza delle nostre esperienze, impariamo a valorizzare le nostre cadute e ad accompagnarci nelle nostre fragilità. Riceviamo il dono della bellezza delle nostre diversità che ci permette di cogliere quel pensiero, quel particolare che altrimenti non avremmo saputo cogliere e che ci sprona a vivere ancora più intensamente la Parola del mese a venire, sapendo di continuare a farlo sostenuti anche dall'impegno e dalle preghiere degli altri.”

Dino Sottini