Quello sfogo al telefono
Anche io ho potuto godere di qualche giorno di riposo, in vacanza con mia moglie… è sempre difficile, per i miei impegni che troviamo tempi solo per noi! E, si sa, è bene ogni tanto “tagliare” le consuetudini e lasciare libera la mente, insieme.
In uno di quei giorni, ricevo una telefonata da un amico; stava camminando per - diceva - calmare la tensione che aveva in corpo e, nello stesso tempo, aveva bisogno di sfogarsi e di raccontare a me le difficoltà economiche e famigliari che stava vivendo. Si era infatti ricordato che tempo fa io gli avevo comunicato una mia esperienza simile a quella che stava vivendo lui e come si era risolta.
Dopo mezz'ora di conversazione (o meglio, di sfogo da un lato e di ascolto dall’altro) l’ho salutato assicurandogli che la mattina dopo, nella Messa, lo avrei ricordato in modo particolare.
L'importanza della condivisione
Racconto di questa telefonata a mia moglie e della mia promessa, e contemporaneamente capisco che non è bene aspettare l’indomani per ricordarlo nella Messa; recitiamo subito il Rosario, chiedendo a Maria che lo aiutasse ad avere la luce per superare quella prova.
Ho richiamato subito l’amico, per tranquillizzarlo e rasserenarlo.
Mi ha ritelefonato lui, dopo quattro giorni, strafelice, per dirmi che quel grosso problema che aveva condiviso con me era stato risolto e mi ringraziava per averlo ascoltato fino in fondo e avere pregato per lui.
Questo mi ha fatto capire quanto sia importante comunicarci le esperienze.