Per una nuova creatività nella vita della parrocchia. Con due parole chiave: comunione e collaborazione



La Congregazione per il Clero ha reso nota l’Istruzione “La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa”, promulgata lo scorso 29 giugno.
Il documento tratta il tema della cura pastorale delle comunità parrocchiali, dei diversi ministeri clericali e laicali, nel segno di una maggiore corresponsabilità di tutti i battezzati. Il testo, fondamentalmente, ricorda che “nella Chiesa c’è posto per tutti e tutti possono trovare il loro posto” nell’unica famiglia di Dio, nel rispetto della vocazione di ciascuno.


Ne parliamo con Rosa Bosio e Lara Cirelli, impegnate nel Movimento Parrocchiale dei Focolari per le province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. Appena pubblicato questo documento, la stampa ha messo in evidenza soprattutto il ruolo più “ministeriale” dei laici… è così?

Sì, viene detto che ai laici nella Chiesa è consentito presiedere la celebrazione della liturgia della Parola nelle domeniche e nelle feste di precetto, quando «per mancanza del ministro sacro o per altra grave causa diventa impossibile la partecipazione alla celebrazione eucaristica», l’amministrazione del battesimo, la celebrazione del rito delle esequie.
Ma questo è soltanto un numero (esattamente il n. 98) di un Documento! Costituisce un elemento particolare che si incastona in un contesto molto più ampio: una riflessione a tutto campo sul senso e sul valore della parrocchia oggi.

Ci sono altri aspetti quindi che vengono in evidenza nel documento?

Il Documento vuole aiutare a riflettere sulle sfide che la parrocchia è chiamata oggi ad affrontare. La proposta è quella di una “conversione pastorale in senso missionario”: la parrocchia è invitata a uscire da sé stessa verso «uno stile di comunione e di collaborazione, di incontro e di vicinanza, di misericordia e di sollecitudine per l’annuncio del Vangelo».
Inoltre analizza le diverse componenti della singola parrocchia, le possibilità e modalità di raggruppamento delle parrocchie, la costituzione di unità pastorali… Si sofferma in particolare sulla figura del parroco, del vicario parrocchiale, dei diaconi, delle persone consacrate, dei laici, analizzando i molteplici possibili incarichi e ministeri, gli organismi di corresponsabilità ecclesiale- Parla delle offerte per la celebrazione dei Sacramenti che devono essere lontane da pensieri di “commercializzazione”.

Quali, secondo voi gli aspetti più importanti da cui prendere spunto per continuare a costruire una "parrocchia nuova"?

Il Documento invita a «esplorare con creatività vie e strumenti nuovi, che consentano alla parrocchia di essere all’altezza del suo compito di «centro propulsore dell’evangelizzazione». 
Di qui l’andare oltre la delimitazione territoriale, a mettere a frutto i molti ministeri e i diversi carismi presenti tra il popolo di Dio.
Questo chiede che «la storica istituzione parrocchiale non rimanga prigioniera dell’immobilismo o di una preoccupante ripetitività pastorale ma metta in atto quel “dinamismo in uscita” che, attraverso la collaborazione tra comunità parrocchiali diverse e una rinsaldata comunione tra chierici e laici, la renda effettivamente orientata alla missione evangelizzatrice.
La speranza è che la parrocchia diventi «un posto di creatività, di riferimento, di maternità. E lì attuare quella capacità inventiva; allora si realizza la “parrocchia in uscita”».

Artigiani e tessitori di unità?

Come membri del Movimento dei Focolari che hanno scelto di mettersi al servizio delle nostre parrocchie, ci stiamo impegnando ad essere tessitori di unità nei vari organismi di corresponsabilità di cui facciamo parte, nelle Unità pastorali in cui ci troviamo a vivere, nelle relazioni con gli altri operatori pastorali, associazioni o movimenti, cercando sempre il dialogo con tutti e valorizzando il positivo di ognuno.
Crediamo che questo documento ci offra molti spunti per rinnovare le nostre parrocchie. E’ per tutti un pressante e accorato invito perché si sperimentino vie nuove, frutto della vita e della creatività delle nostre comunità cristiane!