Stefano racconta "l'eccedenza della Provvidenza". Un'esperienza che stupisce sempre, anche quando si concretizza in un bancale di insalata
In questi giorni di Coronavirus al magazzino della Caritas diocesana di Brescia, che approvvigiona le Caritas parrocchiali, è un continuo andirivieni di volontari, persone che chiedono e persone che danno: piccoli e grandi segni di una comunità in sofferenza ma viva.
In tarda mattinata si presenta alla porta un uomo semplice, mai visto prima; lo accolgo con gentilezza, mentre dentro di me affiorano le solite domande: - Chi sarà? Cosa vorrà? Sarà qui a chiedere una mano per un supporto alimentare? Invece mi spiazza: mi dice che ha un bancale di insalata da donarci, se ci fa comodo. Non faccio in tempo a ringraziarlo che dopo pochi minuti è già li col suo bancale di insalata bella, fresca, color smeraldo... Lo ringrazio, gli chiedo se può lasciarmi “i suoi dati” e se posso fargli una fotografia, poterlo ringraziare anche sui nostri social e dar testimonianza della sua generosità.
È lui ora a guardarmi perplesso e mi dice: “No, lascia stare. Semmai ci penserà quello là che sta sulla Croce”. E mi indica il crocifisso appeso in ufficio. Mi volto verso Colui che mi sta indicando col dito, mi rigiro, e quell’uomo non c’è già più.
Quel giorno abbiamo distribuito a 25 Caritas della diocesi ogni ben di Dio arrivatoci in donazione: pane, salumi, formaggi, mele, biscotti, grissini, the, colombe, cioccolatini... beh, ci mancava proprio solo l’insalata! Ecco: questi sono gli angeli testimoni del Vangelo. Questa è l’eccedenza della Provvidenza che ci stupisce sempre.
Stefano