La parola si fa vita: “ogni piccolo gesto d’amore trasforma la nostra esistenza in una feconda attesa”

E’ una frase tolta dal commento alla Parola di Vita proposta nel periodo dell’Avvento: «Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà» (Mt 24,42) .
Tina l’ha fatta propria ed ha avuto l’opportunità di viverla in tante piccole occasioni, attraverso le quali, accogliendo il fratello, si è preparata ad accogliere così il Natale di Gesù.
Basta concentrarsi sull’attimo presente
Questa Parola mi ha riportata subito all’evento del Natale; quel “vegliare” per vivere un’attesa particolare voleva dire ascoltare quella voce che mi diceva “Stai attenta a vivere bene l’attimo presente, non lasciarti sfuggire le occasioni che ti mando per prepararti ad accogliermi, a volermi bene…”.
Ecco, bastava concentrarsi sull’attimo presente! Allora le occasioni sono state piccole ma tante; tanti piccoli fatterelli quotidiani che hanno assunto un significato diverso, proprio come si legge nel commento alla Parola di Vita “Ogni piccolo gesto d’amore, ogni gentilezza, ogni sorriso donato trasforma la nostra esistenza in una continua e feconda attesa”.
Per una festa di compleanno
La festa per i compleanni promessa alle figlie, mi vede spadellare con l’aiuto del marito già da alcuni giorni precedenti l’appuntamento, ma è occasione di fare festa con loro e per noi genitori, che c’è di meglio? Alla sera se ne vanno contente portando con sé, oltre alle varie cibarie rimaste, l’esperienza di una vita di famiglia calda e serena.
Per rispondere ad una richiesta
Una vicina di casa viene a chiedermi un prestito di 500 euro per un mese per far fronte ad una scadenza ormai improrogabile. Il marito rimane colpito dalla prontezza e dalla fiducia accordata loro; sono rumeni e non è scontato trovarla. Dopo alcune settimane la vicina ritorna con un enorme scatolone di abiti e scarpe da bambino che suo figlio non usa dicendomi “Tu sicuramente li darai a chi ha bisogno”.
Per un invito a cena
A volte di sera viene a trovarci un giovane marocchino in cerca di lavoro, che abbiamo aiutato in alcune circostanze. Quando si ferma a cena da noi, trova chi lo ascolta e lo accoglie senza giudizi, anche se non manchiamo di fargli notare le sue mancanze. E’ un po’ scoraggiato e allora pensiamo di invitarlo con la mamma e la sorella alla cena di beneficenza che ci sarà presto a Brescia. Con nostra sorpresa accetta volentieri: si trascorre così una serata serena nella quale, con sua sorpresa, incontra anche alcuni vecchi amici e ne conosce di nuovi. 
Per un ascolto profondo
Arriva una giovane vicina di casa che sta vivendo un momento molto particolare in famiglia e deve prendere delle decisioni difficili: l’ascoltiamo profondamente e cerchiamo di indirizzarla da qualche esperto che la possa aiutare. Io cerco di starle vicino e lei si sente accolta come una figlia. Per farle sentire un amore concreto, l’accompagno a fare delle visite mediche, accompagniamo suo figlio a scuola perché lei esce presto di casa per il lavoro... La sera dell’ultimo giorno dell’anno ci invita a casa sua. Noi accettiamo per volerle bene e passiamo insieme una bella e semplice serata giocando a carte col figlio di undici anni; riusciamo a coinvolgere anche il marito di carattere chiuso e introverso. La giovane amica ci confida che da tempo non trascorrevano più momenti così sereni in famiglia.