A Cremona la comunità dei Focolari incontra il Vescovo Antonio

DOVE SONO DUE O TRE: è il titolo del messaggio che il vescovo Antonio Napolioni ha inviato a
tutta la diocesi di Cremona indicando il percorso per il nuovo anno pastorale.

Alcune frasi contenute nella lettera non potevano lasciare indifferente la comunità locale dei Focolari.
Vi si legge infatti: “dove sono due o tre persone qualsiasi, dove sono due o tre vocazioni complementari (preti, sposi, consacrati) … dove sono due o tre parrocchie vicine… dove sono due o tre esperienze ecclesiali (gruppi, movimenti, associazioni) cosa succede? …Gesù dice: Lì sono io, nell’ ascolto e nell’ accoglienza reciproca, nella stima e nella riconciliazione, nel nuovo che nasce dal dialogo, nell’ unità che valorizza le avversità.”
E ancora: “ci si scopre con-vocati, chiamati insieme, in una trama di relazioni di cui possiamo aver
maggiore cura”.

Impegnati per lo stesso obiettivo

Ci siamo sentiti interpellati direttamente – raccontano i referenti della locale comunità  – perché questo è il punto della nostra spiritualità che vede impegnati anche noi dei Focolari nel nuovo anno: Gesù in mezzo.”

L’ incontro con il Vescovo il 12 ottobre scorso ne è stata la logica conseguenza; un momento di confronto, di dialogo, di comunione, di aggiornamento della vita del Movimento e, soprattutto di ascolto di ciò che più gli stava a cuore.
Il colloquio è stato molto aperto, libero e spontaneo perché non preconfezionato: nel suo cuore innanzitutto i giovani e le famiglie, il sostegno per una chiesa in cui ciascuno si senta inserito come in famiglia, corresponsabile, di sostegno ai sacerdoti; e ancora la fedeltà alla Parola di Dio e cercare di trovare nuove forme e metodi per affrontare le sfide che il mondo di oggi ci pone davanti.

La consegna: laboratori di comunione

E poi una consegna: “Se devo lasciarvi una consegna, chiederei: essere laboratori di comunione interagendo con le altre realtà presenti sul territorio (associazioni, movimenti...) “.

Come segno tangibile, ha invitato, per la prima volta, i rappresentanti del Movimento a far parte del Consiglio Pastorale Diocesano e ha chiesto che facciamo parte della commissione diocesana per la famiglia. 

Una nota che ha reso tutti felici: “Quando Mons. Antonio si è presentato all’appuntamento, aveva con sé l’agenda perché pensava che avremmo chiesto qualcosa di particolare come fissare un incontro … e invece si è accorto che desideravamo solo condividere con lui un momento di famiglia, desiderosi di poter proseguire il cammino  “ in unità - come aveva scritto nella lettera pastorale - in piena comunione con Lui e con tutta la chiesa locale”.