La felicità? Dipende da me! Continua con crescente partecipazione il "Festival delle relazioni"

Terzo incontro ieri sera in Val Seriana, in provincia di Bergamo, nell'ambito del "Festival delle relazioni" intitolato Il tempo e l’uomo.

L’appuntamento si è tenuto a Vertova con Iñaki Guerrero, psicologo e psicoterapeuta, di origini basche (ha insegnato presso l’università di Bilbao) ed ora residente nella cittadella di Loppiano, in dialogo con la collega Maria Paola Moroni, esperta in psicologia sistemico-relazionale; non una relazione, né una lezione, ma una serie di domande e risposte nate dalla tensione naturale dell’uomo a cercare la felicità e, nello stesso tempo, dalle difficoltà che l’uomo incontra per raggiungerla e delle quali la Moroni si è fatta portavoce.

Nel suo libro dal titolo Come essere liberi - manuale di auto-aiuto per vivere più sereni (ed. Città Nuova), Guerrero, ispirandosi ai principi della psicologia positiva, offre suggerimenti e strategie semplici per migliorare nella quotidianità i rapporti con sé stessi e con gli altri, per il raggiungimento di una buona autostima e di conseguenza, di una vita relazionale serena e gratificante.

Ma cos’è che rende felici?

Nella nostra vita vorremmo essere felici. Ma cos'è che ci rende felici? E...dipende da noi o dagli altri? Le cose a volte si conoscono meglio dall'opposto. Qual è il contrario della felicità?
Disarmanti le risposte: non cercare fuori la felicità perché è dentro di te… “ Io sarò felice se sono felice adesso” perché tutto dipende da come guardo quello che ho; è l’ottimismo la base della felicità; l’ottimista riesce a cambiare anche una situazione negativa, il pessimista si rassegna!

Inoltre l’uomo per natura non può vivere da solo, ha bisogno di rapporti interpersonali, soprattutto ha bisogno di amare e di sentirsi amato. Eric Fromm viene citato spesso, lui, non credente, che scrive l’opera più importante dal titolo L’arte di amare perché “la persona che ama è felice”.








La comunicazione: cosa c'entra con la felicità?

Nel libro si legge che "la persona...ha bisogno degli altri per il proprio equilibrio psichico". Ma poi, considerando gli altri, l'essere in relazione con altri, la complessità aumenta: ognuno ha i suoi filtri, attribuisce intenzioni, significati…

Il rischio sta nell'interpretazione della comunicazione; basta non interpretare a modo nostro, basta credere con fiducia, fino in fondo, quasi “letteralmente” a quanto l’altro mi dice…e se l’altro mi ferisce… ciò che conta è quanto io sia convinto o meno del mio comportamento… e se anche avessi sbagliato, beh, accetto i miei limiti, mi accetto così come sono… Se ti accetti così come sei, è automatico che accetti anche gli altri così come sono, perché per amare gli altri, occorre saper amare sé stessi…

Autostima e assertività

Basterebbe una frase: L’autostima è sentirsi degni di essere amati perché ciascuno di noi è un pezzo unico; essere assertivo significa non aver paura di esprimere ciò che penso ma riuscire ad essere nella verità senza soverchiare l’altro. L’autostima richiede umiltà; l’assertività è libertà di amare.

Riflessioni e impressioni

Le cose di cui abbiamo parlato stasera possono essere declinate nelle relazioni familiari, nell'educazione dei figli, dei ragazzi negli oratori, degli studenti nelle scuole…
Mi sono ritrovata in tante situazioni… ecco perché faccio fatica con mia figlia!
Ha usato un linguaggio comprensibile a tutti, adatto a credenti a non
Devo cambiare il modo della mia comunicazione.
Cercare sempre il positivo…
Ho apprezzato molto il valore dell’autostima che può essere intesa non solo quale strumento per coltivare la certezza della propria unicità, ma può divenire uno strumento generativo verso gli altri, che siano i propri figli o il nostro prossimo da aiutare a crescere nella consapevolezza dell’essere degni di essere amati.
Mi è piaciuto moltissimo; ha trattato un argomento molto profondo e oggi difficile, con una semplicità disarmante, da farti sentire capace di essere anche tu felice…

Prossima tappa del Festival

Ci ritroveremo a Clusone venerdì 22 febbraio, nell’auditorium dell’Oratorio con Angelo Alessi, psicologo e psicoterapeuta, esperto in dinamiche famigliari e autore del libro Noi due – istruzioni per una sana vita di coppia (ed. Città Nuova).
Moderatrice della serata sarà Maria Teresa Testa, membro del Comitato Scientifico del Festival.
L’invito è rivolto a chiunque abbia un legame affettivo, fidanzati, giovani coppie, coppie mature… Questa serata ha per titolo: Noi due. Un amore per sempre?


Franca Capponi