Da Frontignano a Bruxelles per raccontare una buona pratica di accoglienza e di integrazione degli immigrati

Nei giorni scorsi al Centro Mariapoli di Frontignano si è tenuto un incontro sulla realtà dell’immigrazione, sui problemi veri che accompagnano la mobilità di un così grande numero di persone ma anche sulle bugie con cui si alimenta paura e rancore, sulle novità legislative intervenute con il cosiddetto Decreto Sicurezza.

A proporre un momento di approfondimento e di riflessione è stata Umanità Nuova insieme al Movimento politico per l’unità, espressioni nel sociale e nell’impegno politico del Movimento dei Focolari.

NON E' ILLEGALE AIUTARE GLI IMMIGRATI

“Sono emerse informazioni e stimoli importanti – racconta Agostino Gandelli – con il qualificato contributo di Stefano Savoldi (nella foto seduto al tavolo dei relatori; in piedi Luigi Pisati del Mppu), responsabile della Caritas Diocesana per l'accoglienza dei migranti, che attraverso i dati e le statistiche ha messo in evidenza la dimensione umanitaria dell’intervento che la Caritas ha sempre adottato e intende continuare ad adottare nell’affrontare il problema. Ha anche chiarito il concetto che non è illegale aiutare gli immigrati, anche irregolari, purché non sia fatto a scopo di lucro”.

L'ESPERIENZA DI BARBARIGA...

All’incontro ha portato la sua testimonianza il sindaco di Barbariga, Giacomo Uccelli, comune di cui Frontignano è frazione, che attraverso la Caritas ha accolto sette giovani stranieri registrati nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). “Una parte importante del progetto di accoglienza e di integrazione di questi ragazzi, che ha previsto da subito l’apprendimento della lingua italiana, è stata portata avanti anche con l’impegno della Comunità locale del Movimento dei Focolari locale e la disponibilità del parroco don Alberto Tomasini che spesso ospita e coinvolge i giovani stranieri nelle attività sportive e ricreative oltre ad avere organizzato per loro un minicorso di informatica”

...ARRIVA A BRUXELLES

Un’esperienza di comunità in cui accoglienza e integrazione sono diventati elementi unificanti e non divisivi, che il sindaco del Comune della Bassa Bresciana e un'operatrice della Caritas Diocesano hanno illustrato a Bruxelles in un appuntamento del progetto MEET – Migrazioni in Europa ed Evoluzioni Transnazionali, in cui oltre a Brescia sono coinvolti i comuni di Trieste, Firenze, Lecce ed Agrigento.

Nella foto qui sotto, da sinistra: uno dei giovani accolti a Barbariga; Rosi Zorra del Movimento dei Focolari; don Alberto Tomasini; Giacomo Uccelli.
L'altra immagine è stata scattata a margine del convegno di Bruxelles