L'Europa unita? Dipende da me, da te, da noi! Imbattessi in una mostra e trarne ispirazione per il presente e il futuro
In questi giorni sono in vacanza in Germania, non lontano da Berlino, dove ha casa mia nonna materna. Camminando per le strade della capitale mi sono casualmente imbattuto, vicino alla Porta di Brandeburgo, in una una mostra permanente interattiva intitolata Europa Experience.
L’esposizione, completamente gratuita, oltre a diversi giochi multimediali che spiegano la governance dell'Unione Europea, offre anche la possibilità - attraverso un sistema di proiezione delle immagini a 360 gradi - di assistere virtualmente ad una seduta del Parlamento.
Mi è molto piaciuta e non ho potuto non pensare a quanto siano importanti iniziative come questa. Secondo me, soprattutto in un periodo come questo, andrebbe portata anche in Italia (e in altri Paesi dove stanno dilagando movimenti populisti di estrema destra che, più che all’unità e all’amore nei confronti degli altri, puntano a dividerci e a far crescere intolleranza verso il prossimo e il diverso al solo fine di guadagnare voti.
In un momento così difficile penso che l’informazione abbia un ruolo fondamentale. Bisogna aiutare le persone a capire che l’Unione Europea non è il mostro che vuole il nostro male dipinto dal sovranismo imperante in mezzo continente. Anzi! L’Unione in un unico stato federale europeo, pur mantenendo le diversità culturali che ci sono sempre state nei vari paesi europei, potrebbe essere l’unica via per uscire da questa crisi, non solo economica ma anche umanitaria e sociale, che da anni affligge il nostro ed altri Paesi.
“La civiltà moderna - ha scritto Altiero Spinelli - ha posto come proprio fondamento il principio della libertà, secondo il quale l'uomo non deve essere un mero strumento altrui, ma un autonomo centro di vita". Mi sembra davvero importante non dimenticarne mai".
Spinelli è considerato uno dei padri fondatori dell’Europa; la frase è tratta dal Manifesto che scrisse insieme ad Ernesto Rossi nel 1941 mentre era al confino nell'Isola di Ventotene per lanciare l'idea dell'unificazione dell'Europa in senso federale.
Mi è molto piaciuta e non ho potuto non pensare a quanto siano importanti iniziative come questa. Secondo me, soprattutto in un periodo come questo, andrebbe portata anche in Italia (e in altri Paesi dove stanno dilagando movimenti populisti di estrema destra che, più che all’unità e all’amore nei confronti degli altri, puntano a dividerci e a far crescere intolleranza verso il prossimo e il diverso al solo fine di guadagnare voti.
In un momento così difficile penso che l’informazione abbia un ruolo fondamentale. Bisogna aiutare le persone a capire che l’Unione Europea non è il mostro che vuole il nostro male dipinto dal sovranismo imperante in mezzo continente. Anzi! L’Unione in un unico stato federale europeo, pur mantenendo le diversità culturali che ci sono sempre state nei vari paesi europei, potrebbe essere l’unica via per uscire da questa crisi, non solo economica ma anche umanitaria e sociale, che da anni affligge il nostro ed altri Paesi.
“La civiltà moderna - ha scritto Altiero Spinelli - ha posto come proprio fondamento il principio della libertà, secondo il quale l'uomo non deve essere un mero strumento altrui, ma un autonomo centro di vita". Mi sembra davvero importante non dimenticarne mai".
Spinelli è considerato uno dei padri fondatori dell’Europa; la frase è tratta dal Manifesto che scrisse insieme ad Ernesto Rossi nel 1941 mentre era al confino nell'Isola di Ventotene per lanciare l'idea dell'unificazione dell'Europa in senso federale.
Tema di straordinaria attualità che è necessario tornare riflettere per ridare slancio ad un progetto che non possiamo lasciare svanire.
Mattia Brusinelli