Qualcuno dovrebbe sistemare quella cosa, no? Anche Padre Matteo se l'è chiesto. E ha deciso di..

L’altra sera stavo tornando da un incontro. Ero in bicicletta. Era buio ma sono riuscito lo stesso ad evitare due sacchi della spazzatura buttati in mezzo alla strada. Li avevo scansati abbastanza agilmente, ma le macchine dovevano evitarli cambiando corsia di marcia. Mi sono accorto che erano pericolosi perché è una strada molto trafficata, e ho pensato che qualcuno avrebbe dovuto toglierli dalla strada. Dopo qualche centinaio di metri metri mi sono reso conto che quello che doveva toglierli dalla strada… ero io. Non avevo impegni, potevo facilmente tornare indietro: Insomma, potevo farlo io quell’atto d’amore. Così ho fermato la bici, ho invertito la marcia e sono andato a mettere i sacchi sul ciglio della strada liberando la carregiata. Sono arrivato a casa felice di aver aiutato tanti che quella sera sarebbero passati da lì”.


Vivere e condividere

E’ una delle tante esperienze quotidiane che Padre Matteo Rebecchi, missionario saveriano nelle Filippine, condivide via whatsapp: persone, fatti, situazioni in cui attualizza la Parola di Vita.


Da Pizzighettone alle Filippine

53 anni, originario di Pizzighettone, in provincia di Cremona, Padre Matteo ha conosciuto il Movimento dei Focolari all’inizio degli anni Ottanta in un gruppo di giovani che si incontravano nella casa dei Padri Saveriani di Cremona. “In questo contesto – ci ha scritto rispondendo ad una nostra sollecitazione – è nata la mia chiamata alla spiritualità dell'unità e allo stesso tempo la vocazione alla missione”.

E’ entrato in seminario a Desio, vicino a Milano, dopo l’Università; ha completato la sua formazione alla missione ad Ancona e quella teologica a Parma; dopo un periodo a Londra per perfezionare l'inglese ha iniziato il suo servizio missionario in Indonesia. 

Nella isole Mentawai, una catena parallela alla costa occidentale di Sumatra, ha incontrato una una delle etnie più antiche dell'arcipelago. 

E’ stato poi a Jakarta: “Lì ho avuto la fortuna di vivere diverse esperienze di dialogo con il mondo musulmano: l'Indonesia è il paese con la più vasta popolazione islamica del mondo".

Un anno fa, a novembre, è stato mandato a Manila, la capitale delle Filippine: “Lavoro per la formazione degli studenti della nostra Congregazione: siamo in 19 di 8 diverse nazioni. Sto adattandomi alla nuova situazione ed al nuovo lavoro, e studio il Tagalog, la lingua della zona di Manila”. 

Ed anche questo impegno quotidiano è rientrato nella comunione delle esperienze di padre Matteo.


L’insegnate di Tagalog

"La mia insegnante di Tagalog - ha scritto qualche giorno fa Padre Matteo (primo a sinistra nella foto qui accanto) - appartiene alla Chiesa Metodista. In questi giorni apprezzavo molto l’amore e la pazienza con cui sta aiutandomi ad imparare questa nuova lingua, tanto più per il fatto che io non appartengo alla sua Chiesa. Questo suo amore concreto mi faceva capire che l’unità tra persone di Chiese diverse è già possibile ogni volta che viviamo l’amore reciproco".