Manila, nel pre-Genfest ci si allena a usare mente, cuore e mani. Foto e video dalle Filippine

Dalla partenza da Fiumicino ad oggi, complice certamente il jet lag ma soprattutto l'immediata e totale immersione nel clima di un avvenimento straordinario, abbiamo perso le tracce dei giovani italiani che hanno raggiunto Manila per il pre-Genfest 2018. Li ritroviamo oggi grazie alla corrispondenza di María Clara Ramírez pubblicata da focolare.org

Ed è davvero bello ritrovarli così.






"Nelle periferie di grandi megalopoli o in piccoli villaggi rurali, in quartieri emarginati e periferici, dentro orfanotrofi o carceri, oppure lungo una spiaggia turistica da ripulire, sempre a contatto diretto con la popolazione del posto

Quattrocento ragazzi – e tra loro, aggiungiamo noi,  i “nostri” due Mattia, Lorenzo, Giovanni, Jacopo, Silvia e Andrea – si stanno preparando così, in venti diverse località del sud-est asiatico, al Genfest 2018, che aprirà i battenti il prossimo 6 luglio al “World Trade Center” di Manila, con workshop dislocati in diverse università della grande città filippina.

Una settimana di impegno sociale e di scambi all'insegna dell’interculturalità, che anticipa lo spirito di una manifestazione a cui parteciperanno seimila giovani da varie parti del mondo. Una grande opportunità per sperimentare concretamente l’abbattimento dei confini, prima di tutto quelli culturali, e per interagire con persone di culture e religioni diverse. Tutto questo è il “pre-Genfest”.

La costruzione di un mondo unito inizia sempre con azioni concrete. Proprio come ha detto recentemente, durante la sua visita a Loppiano il 10 maggio scorso, anche Papa Francesco: “Occorre allenarsi a usare insieme tre lingue: quella della mente, quella del cuore e quella delle mani”. Questo è un elemento fondamentale nella formazione delle nuove generazioni. Quando arriveranno al “World Trade Center” di Manila per il Genfest, questi giovani avranno già sperimentato su piccola scala cosa significhi “fratellanza universale”, perché il mondo unito ha bisogno delle mani di tutti".