No al riarmo. No alla guerra. Ci sarà anche Anita Bertolini, della Comunità locale di Ghedi (Bs) del Movimento dei Focolari, al convegno che all'Eremo di Camaldoli, da venerdì 27 a domenica 29 luglio 2018 affronterà il tema della "nonviolenza attiva”, concetto di cui parla spesso Papa Francesco.
L'iniziativa è del Movimento dei Focolari, promossa attraverso il gruppo “Economia disarmata” costituito in collaborazione con altre realtà impegnate da sempre su questi temi, come Tavola della Pace, Rete disarmo, Pax Christi, Banca Etica, Amnesty, Oxfam e altre ancora. "Non sarà una serie di conferenze - si spiega nell'annuncio pubblicato in focolare.org - ma di un percorso di approfondimento e dialogo".
L'iniziativa è del Movimento dei Focolari, promossa attraverso il gruppo “Economia disarmata” costituito in collaborazione con altre realtà impegnate da sempre su questi temi, come Tavola della Pace, Rete disarmo, Pax Christi, Banca Etica, Amnesty, Oxfam e altre ancora. "Non sarà una serie di conferenze - si spiega nell'annuncio pubblicato in focolare.org - ma di un percorso di approfondimento e dialogo".
Qual è il punto di partenza della riflessione? "A cento anni dalla frattura epocale della Grande Guerra (1914-1918) - si legge ancora nella presentazione - l’umanità assiste ad una crescita costante delle spese in armamenti. Chi ricerca ancora la pace secondo giustizia, non può ignorare il decisivo ruolo esercitato dalle industrie delle armi".
La partecipazione di Anita ha più di una motivazione: la promozione fatta nei mesi scorsi alla "Campagna Italia ripensaci" per l'adesione del nostro paese al Trattato per la proibizione delle armi nucleari; il fatto che a Ghedi ci sia una base militare americana dotata di ordigni atomici; la connessione tra Ghedi e la Sardegna perché si avvii un processo di riconversione industriale per la RVM, azienda che produce componenti per bombe, di proprietà tedesca (Rheinmetall Defence) ma con sede amministrativa proprio a Ghedi.