Da Trento, con affetto. Lo speciale saluto di Spes: avanti insieme!

Un saluto grato e affettuoso da Anna Maria Pierobon. Sì, detto così la stragrande maggioranza di noi può ben dire di non sapere di chi si tratta. Ma se oltre al nome anagrafico aggiungiamo “il nome Ideale” che Chiara Lubich le aveva dato, vale a dire “Spes”, torna subito in mente il suo sorriso cordiale e aperto. Il video che pubblichiamo lo abbiamo registrato nella sala regia del Centro Mariapoli di Trento (Cadine, per essere più precisi), dove Spes è arrivata da un anno e mezzo dopo averne trascorsi parecchi nel Focolare femminile di Brescia ed avere lavorato per la regia del Centro Mariapoli di Frontignano (la foto qui sopra è della fine di agosto del 2016 quando la comunità locale del Movimento si riunì per salutarla e per dirle un grande grazie).






L'INSEGNAMENTO AGLI ADULTI? ERA L'ULTIMO DEI MIEI PENSIERI

Docente di matematica, Spes ha vissuto un anno scolastico davvero singolare: era infatti inserita nel corpo docente del Liceo Rosmini di Trento - che è proprio nell'edificio, allora un istituto magistrale, frequentato in gioventù da Chiara Lubich – incaricata dell’insegnamento agli adulti, un incarico che tre volte la settimana l’ha porta nella scuola secondaria all'interno del carcere a Spini di Gardolo, un quartiere a nord della città. “Era l’ultimo dei miei pensieri l’insegnamento agli adulti – racconta – tanto che nelle quindici opzioni che potevo indicare nella richiesta di trasferimento da Brescia a Trento, questa l’avevo inserita per ultima, all’ultimo minuto”.


FARE SCUOLA IN CARCERE, ESPERIENZA UNICA

Dell'impegno in carcere è però oggi molto contenta: è un’esperienza che richiede grande impegno ma che riserva anche tanti motivi di soddisfazione. In carcere ci è voluta andare anche la redazione di una trasmissione della RAI regionale “VivinTrentino” che ha dedicato all'esperienza un lungo servizio (con una intervista anche a Spes).