Tocca a noi! In 200 a Castelgandolfo per dare continuità alla passione per la Chiesa di Chiara Lubich

“Vuol essere solo l'inizio ricco e fruttuoso di un cammino che da tanti era atteso perché si sta formando un corpo che con Gesù in mezzo si interroga e condivide le gioie e fatiche nel portare la Chiesa nell'Opera di Maria e l'Opera di Maria nella Chiesa”. Don Nelson Fulghieri sintetizza così le giornate del Convegno Ecclesiale conclusosi ieri a Castelgandolfo e al quale, oltre a don Nelson, hanno partecipato 18 persone impegnate in ambito ecclesiale nelle nostre diocesi.

Una spiritualità del noi che ci salva dall'egoismo
Il convegno "Percorsi di sinodalità in atto" è iniziato con una conversazione di Chiara Lubich del 1966 intitolata “La passione per la Chiesa”:  "Il carisma ci introduceva in modo tutto nuovo nel mistero stesso della Chiesa. Per noi contava la Parola: Chi ascolta voi (gli apostoli), ascolta me” (Lc 10,16). L'unità ci faceva sperimentare cosa significa essere Chiesa e viverla con maggior coscienza. E capivamo che era logico che fosse così, per la stessa presenza di Cristo fra noi".

E’ un cammino sinodale quello che si è vissuto in questi giorni, tipico della spiritualità del Movimento, confermato dai punti-forza emersi dal Convegno di Firenze e, soprattutto, da quanto auspicato da Papa Francesco durante la sua visita alla cittadella di Loppiano: “La sfida epocale di oggi è costruire una cultura condivisa dell’incontro e una civiltà globale dell’alleanza. Per farlo, serve la fedeltà creativa: cercare nuove strade, rimanendo fedeli all’ispirazione originaria e restando aperti al soffio dello Spirito Santo. E serve una spiritualità del noi, che ci salva dall'egoismo”.

13 gruppi per lavorare, discernere, progettare insieme

Sinodalità in atto da subito, quindi, per condividere le esperienze nei diversi ambiti ecclesiali, allo scopo di far emergere i tre aspetti importanti del servizio ecclesiale: le criticità, i punti-forza, le prospettive.
Ed ecco le prospettive: la formazione continua, la creazione e la cura di una rete di condivisione delle esperienze in atto, la generazione di quanti più possibile a questo amore per la chiesa che si fa vita nel servizio, l’amare le difficoltà che si incontrano, perché gli ostacoli si possano trasformare in opportunità di dialogo. 

La condivisione assembleare finale ha evidenziato la bellezza di essere corpo con tutte le vocazioni nel Movimento e nella Chiesa.

La consegna di Emmaus e Jesùs

Emmaus e Jesùs Moran, presidente e vicepresidente del Movimento dei Focolari, hanno portato ai congressisti uno speciale saluto, esortandoli a generare Gesù in mezzo nelle diverse realtà ecclesiali locali. Hanno anche annunciato che con questo convegno è stato anticipato il tema che farà da riferimento per la formazione del prossimo anno di tutti dell’Opera di Maria: la Chiesa.

Ci si rivede a luglio, a Loppiano

Dal 14 al 21 luglio a Loppiano, un nuovo appuntamento: una scuola per gli Operatori Pastorali per offrire strumenti teorici e pratici a quanti sono impegnati nelle articolazioni della Chiesa italiana.