Cantare per l'unità, impegnarsi per la giustizia, cercare la bellezza. La mostra "polifonica" alla Pieve di Urago Mella
Si è conclusa domenica, solennità del Corpus Domini, la mostra "I volti della giustizia"
allestita nella Pieve di Urago Mella a Brescia per iniziativa della Comunità locale del Movimento dei Focolari, inserita nel percorso diocesano Corpus Hominis.
allestita nella Pieve di Urago Mella a Brescia per iniziativa della Comunità locale del Movimento dei Focolari, inserita nel percorso diocesano Corpus Hominis.
Un programma di eventi culturali, artistici, sociali e civili per mettere in evidenza che il Corpo di Cristo deve necessariamente prolungarsi e trasformare la vita degli uomini della nostra città attraverso la testimonianza di cristiani autentici, pronti a riversare nel mondo l'amore che attingono dal Signore.
La mostra, che era stata inaugurata il 25 maggio con un dibattito sul tema: "La città e la giustizia" -
La mostra, che era stata inaugurata il 25 maggio con un dibattito sul tema: "La città e la giustizia" -
ha raccolto opere di detenuti che nel corso dell’anno hanno seguito corsi di scultura e disegno guidati da professionisti che li hanno aiutati a sviluppare il loro talento cercando di rimarginare la loro umanità ferita.
Ultimo atto della giornata è stato un concerto di canzoni e musiche sacre presentate da un coro di giovani di Sri Lanka, da un coro Sikh e dal coro della Consulta giovanile della Vicaria Nord della città.
E' stata una nuova tappa dei cammini di fraternità e di dialogo fra religioni improntata alla gioia, alla conoscenza reciproca per realizzare la cultura dell'incontro che vorrebbe diventare uno stile di vita per costruire rapporti trinitari.
A conclusione del concerto i tre gruppi hanno cantato insieme il notissimo “Inno alla gioia” di Beethoven, che ha reso evidente come gli ideali di libertà, di pace e di solidarietà possono diventare una realtà che ravviva la nostra identità.
Ancora una volta abbiamo toccato con mano come l'arte e la bellezza riescano veramente a dare espressione all'inesprimibile.
Ultimo atto della giornata è stato un concerto di canzoni e musiche sacre presentate da un coro di giovani di Sri Lanka, da un coro Sikh e dal coro della Consulta giovanile della Vicaria Nord della città.
E' stata una nuova tappa dei cammini di fraternità e di dialogo fra religioni improntata alla gioia, alla conoscenza reciproca per realizzare la cultura dell'incontro che vorrebbe diventare uno stile di vita per costruire rapporti trinitari.
A conclusione del concerto i tre gruppi hanno cantato insieme il notissimo “Inno alla gioia” di Beethoven, che ha reso evidente come gli ideali di libertà, di pace e di solidarietà possono diventare una realtà che ravviva la nostra identità.
Ancora una volta abbiamo toccato con mano come l'arte e la bellezza riescano veramente a dare espressione all'inesprimibile.