Accoglienza sul confine è il titolo dell’articolo pubblicato dal sito ufficiale del
Movimento dei Focolari. E' la testimonianza della Comunità
locale di Ventimiglia a servizio dei profughi che attraversano la cosiddetta
“porta Occidentale d’Italia”.
Anche i bergamaschi Lucia e Gianguerino Giudici - come FLest ha raccontato a metà dello scorso febbraio - ne sono partecipi. Qui di seguito un aggiornamento su quanto hanno vissuto di recente in uno dei loro viaggi in Costa Azzurra..
In una comunità che fa casa
Il mese scorso io e mio marito ci siamo concessi qualche giorno di riposo tornando in quelle zone di mare tra il confine italiano e quello transalpino. Quando arriviamo ci mettiamo a disposizione della comunità locale di Ventimiglia nella cucina della Caritas che prepara un pasto caldo per gli immigrati che vivono accampati nella zona perché respinti al confine francese. Sono persone come noi, con pari dignità, che chiedono solo di poter vivere lontano dalla guerra e dalla miseria. Il dialogo con loro diviene sempre più profondo.
Questa volta abbiamo incontrato Rhama. Ci racconta che nel suo paese i governanti pensano solo ad arricchirsi e a vivere con la loro cerchia famigliare nel massimo benessere, per il resto della popolazione non fanno assolutamente nulla: niente scuole, ospedali, strade ed altro, non fanno altro che comperare armi e a fare la guerra per prendere e mantenere il potere. La sua desolazione era tanta e tanto lo sconforto. Un’esperienza nuova, che ci ha profondamente coinvolto.
A Montecarlo, sulle strade del Gran Premio
Quindici giorni fa si è svolto a Montecarlo il Gran Premio di Formula 1, con una grandissima partecipazione di persone. Isabel, una focolarina residente a Montecarlo, in contatto con un’organizzazione locale con la quale altre volte si è collaborato come Movimento dei Focolari per iniziative a carattere benefico, ha chiesto se c’era qualcuno disponibile per aiutare a confezionare panini di vario genere, con prodotti di prima qualità da offrire agli spettatori della gara automobilistica.
Il ricavato avrebbe contribuito a sostenere gli aiuti che la Comunità locale offre ai migranti. La vita della comunità, soprattutto se improntata su azioni concrete ti coinvolge sempre e ancora una volta io e mio marito abbiamo aderito volentieri alla proposta.
Come cuoca o come addetta alla distribuzione del cibo nella mensa sono ormai abbastanza collaudata, ma in questa circostanza ho scoperto un altro mio talento… mi sono ritrovata infatti in mezzo alle strade a fare lo “strillone” che invita i passanti a comprare gridando ad alta voce: “panini freschi appena fatti, hot-dog, sandwich, bier”… e i risultati si sono visti… tanto che siamo già stati “prenotati” anche per il prossimo anno!
Anche i bergamaschi Lucia e Gianguerino Giudici - come FLest ha raccontato a metà dello scorso febbraio - ne sono partecipi. Qui di seguito un aggiornamento su quanto hanno vissuto di recente in uno dei loro viaggi in Costa Azzurra..
In una comunità che fa casa
Il mese scorso io e mio marito ci siamo concessi qualche giorno di riposo tornando in quelle zone di mare tra il confine italiano e quello transalpino. Quando arriviamo ci mettiamo a disposizione della comunità locale di Ventimiglia nella cucina della Caritas che prepara un pasto caldo per gli immigrati che vivono accampati nella zona perché respinti al confine francese. Sono persone come noi, con pari dignità, che chiedono solo di poter vivere lontano dalla guerra e dalla miseria. Il dialogo con loro diviene sempre più profondo.
Questa volta abbiamo incontrato Rhama. Ci racconta che nel suo paese i governanti pensano solo ad arricchirsi e a vivere con la loro cerchia famigliare nel massimo benessere, per il resto della popolazione non fanno assolutamente nulla: niente scuole, ospedali, strade ed altro, non fanno altro che comperare armi e a fare la guerra per prendere e mantenere il potere. La sua desolazione era tanta e tanto lo sconforto. Un’esperienza nuova, che ci ha profondamente coinvolto.
A Montecarlo, sulle strade del Gran Premio
Quindici giorni fa si è svolto a Montecarlo il Gran Premio di Formula 1, con una grandissima partecipazione di persone. Isabel, una focolarina residente a Montecarlo, in contatto con un’organizzazione locale con la quale altre volte si è collaborato come Movimento dei Focolari per iniziative a carattere benefico, ha chiesto se c’era qualcuno disponibile per aiutare a confezionare panini di vario genere, con prodotti di prima qualità da offrire agli spettatori della gara automobilistica.
Il ricavato avrebbe contribuito a sostenere gli aiuti che la Comunità locale offre ai migranti. La vita della comunità, soprattutto se improntata su azioni concrete ti coinvolge sempre e ancora una volta io e mio marito abbiamo aderito volentieri alla proposta.
Come cuoca o come addetta alla distribuzione del cibo nella mensa sono ormai abbastanza collaudata, ma in questa circostanza ho scoperto un altro mio talento… mi sono ritrovata infatti in mezzo alle strade a fare lo “strillone” che invita i passanti a comprare gridando ad alta voce: “panini freschi appena fatti, hot-dog, sandwich, bier”… e i risultati si sono visti… tanto che siamo già stati “prenotati” anche per il prossimo anno!