Cena con sorpresa. Un anniversario di matrimonio davvero speciale per Giovanna e Tanino

"Date e vi sarà dato" dice Gesù parlando ai discepoli nel Vangelo di Luca. Chissà se queste parole saranno venute in mente anche a Giovanna e Tanino quella sera che alla fine di un'altra giornata passata a MT25, volendo festeggiare l'anniversario di matrimonio, decisero di cenare fuori finendo per incontrare...








Ricorrenza con un fuori programma

È il nostro anniversario e decidiamo di andare a cena fuori. Al ristorante incontriamo una persona che lavora in cucina e che ci saluta calorosamente. Ha ricevuto aiuto per oltre due anni attraverso MT25. Da alcuni mesi però era scomparso. Ci spiega che adesso lavora, ha un buon stipendio ed è felice di rivederci.

Anche noi siamo felicissimi, e i ricordi affiorano prepotenti. Rivediamo lui e la moglie, giovanissimi, con una bimba appena nata, che a fatica si esprimono in italiano, quando è venuto la prima volta a chiedere aiuto.

Restiamo colpiti dai loro occhi pieni di disperazione e dalla loro determinazione ad ottenere qualcosa subito: avevano trovato una speranza cui aggrapparsi e non la volevano mollare. Ci hanno visti sotto casa mentre davamo dei viveri ad una famiglia e si sono avvicinati. Non sanno nulla di noi né di dove poter chiedere aiuto. Permessi di soggiorno irregolari, paura e sfiducia fanno il resto.

Nelle settimane successive ci vediamo spesso: sono tra le persone più povere che seguiamo. Doniamo loro cibo, prodotti per la bimba, vestiti, carrozzina, giocattoli. E lui non risparmia le energie nel cercarsi un lavoro come nell'aiutarci nei lavori per sistemare il magazzino che ora ospita MT25. Questo fino ad un determinato giorno dopo il quale non li avevamo più visti.

Adesso quegli occhi brillano

Terminata la cena si avvicina e ci invita a visitare il locale. E' un modo per dirci la sua gioia e la soddisfazione per il lavoro trovato in quel locale e la gratitudine per il proprietario che ha fiducia in lui e gli ha insegnato tante cose. Ora non vive più in sub-affitto e ha regolarizzato la sua posizione. Vediamo una persona felice: i suoi occhi adesso brillano.
Ci confessa che quando vennero sotto casa a chiedere aiuto era il momento più brutto della loro vita; non mangiavano da due giorni, non avevano nulla per la bambina. Si sentivano cosi soli e disperati che avevano anche pensato di farla finita: "Voi siete stati due angeli che Dio ha mandato a salvarci. Di questo non potremo mai ringraziarvi abbastanza!" Commossi ci abbracciamo e ci avviamo alla porta.

Alla cassa però il titolare dice che il conto è già pagato: avrebbe trattenuto la somma dal salario del nostro amico, come lui ha chiesto. Protestiamo, ma lui ci riprende con queste parole: "Se anche vendessi il mio cuore non basterebbe a ripagarvi di quanto avete fatto per me!".

Torniamo a casa sbalorditi. Non avremmo potuto pensare regalo più bello per il nostro anniversario, e non certo la cena!

Giovanna e Tanino