Il Vescovo di Bergamo ricorda Chiara: "Tutti dovremmo raccogliere la testimonianza della sua vita santa"
"Siate testimoni di unità. Il mondo e la Chiesa, ancor più oggi, hanno bisogno del Carisma di Chiara e del suo Movimento". È la consegna che il Vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi ha lasciato ai circa 300 partecipanti alla Messa da lui presieduta e concelebrata con un nutrito gruppo di sacerdoti per ricordare il 10° anniversario della morte di Chiara Lubich.
Più e più volte è risuonato il suo invito accorato a continuare ad essere testimoni di fede e di unità come lo è stata Chiara per la Chiesa e per il mondo intero; quell’unità che nasce innanzitutto dell’unione intima con Gesù; quell’unità che Gesù stesso ha vissuto nella dimensione trinitaria con il Padre e lo Spirito Santo; quell’unità che si fa dialogo, accoglienza, ma soprattutto testimonianza per ridare speranza all’umanità che, oggi più di ieri, ha bisogno di unità.
Mons. Beschi è andato alla radice del Carisma, ha ricordato quanto le testimonianze di persone e soprattutto di giovani del Movimento avessero inciso sulla sua stima verso di esso e ha riportato tutti a raccogliere ed attualizzare questo dono di Chiara alla Chiesa: "Tutti dovremmo raccogliere la testimonianza della sua vita santa", sono le parole con cui ha concluso l’omelia.
"L’esortazione del nostro vescovo a vivere noi intensamente l’unità per poi poterne fare dono all’umanità mi ha molto colpito – scrive Silvio Marchetti, psicologo e referente del Movimento Umanità Nuova per le nostre province – L’umanità e il vescovo si aspettano proprio da noi focolarini la costruzione di unità là dove ci sono le fratture. Ha reinterpretato e attualizzato molto bene la consegna che Chiara ha fatto a noi prima di lasciarci".
Una nota finale che ha fatto vibrare il cuore di molti e, innanzitutto quello del Vescovo, è stato ricordare una speciale coincidenza: proprio 9 anni fa Mons. Francesco Beschi entrava nella nostra diocesi ed era arrivato, “volutamente a piedi per entrare nella sua città”, nella sala in cui veniva presentato il libro Erano i tempi di guerra (ad un anno dalla partenza di Chiara), accolto da un commosso applauso degli oltre 500 presenti.
Un applauso che si è ripetuto ieri sera, a testimoniare il suo essere entrato nei cuore dei “focolarini bergamaschi”.