L’annuncio è arrivato questa mattina attraverso un messaggio nel gruppo WhatsApp della Comunità locale della Bassa Bresciana: “Rina Cirimbelli, 102 anni, una aderente ‘campione’, è andata in Paradiso”. E’ morta alla casa di riposo di Manerbio dove viveva ormai da molto tempo. Concetta per l’anagrafe, Rina per tutti, aveva incontrato il Movimento dei Focolari quando all’Oratorio di Manerbio era arrivato nel 1969 don Firmo Gandossi, e a lei era stato chiesto di prendersi cura della casa e del gran via vai di giovani che si impegnavano a vivere il Vangelo nella loro quotidianità. Da allora Rina segui il sacerdote focolarino nelle varie parrocchie che il Vescovo gli chiese di volta in volta di amare: Livemmo, Avenone, Belprato, Forno d’Ono, Bagolino.
Il giovane cronista di un giornale locale che è andato a sentirla per il suo specialissimo compleanno, l’ha trovata con un rosario in mano: “Quando non dormo – gli ha confidato – prego!”.
Il giovane cronista di un giornale locale che è andato a sentirla per il suo specialissimo compleanno, l’ha trovata con un rosario in mano: “Quando non dormo – gli ha confidato – prego!”.
E ad un gruppo di persone del Movimento che erano passate a salutarla ha spiegato: “A me piace il Movimento. Ho imparato la dolcezza ed è cosi che si arriva al cuore di Gesù. Anche adesso che sono un po’ provata, non sono arrabbiata. Il Signore mi ha riempito di doni. Cosa ho fatto per meritarmelo? Niente. Ho solo voluto bene a quelli che il Signore ha messo sulla mia strada. E Lui non si fa vincere in generosità”.
Fin che la salute glielo ha permesso Rina è stata un angelo per tutti gli ospiti della Casa di riposo: era la prima a salutarli il mattino, faceva compagnia a chi vedeva un po’ giù, rifaceva letti e aiutava gli operatori nei servizi della struttura.
Tre anni fa, età ed acciacchi hanno cominciato ad avere il sopravvento. Ma Rita ha continuato a camminare spedita sulla strada della preghiera e dell’unione con Dio.
Fin che la salute glielo ha permesso Rina è stata un angelo per tutti gli ospiti della Casa di riposo: era la prima a salutarli il mattino, faceva compagnia a chi vedeva un po’ giù, rifaceva letti e aiutava gli operatori nei servizi della struttura.
Tre anni fa, età ed acciacchi hanno cominciato ad avere il sopravvento. Ma Rita ha continuato a camminare spedita sulla strada della preghiera e dell’unione con Dio.