Chiara, un genio di Dio

Gianni Nicolì, educatore
"Erano i primi anni Settanta. Chiara la incontrai in modo del tutto casuale. Parlava con altre persone, ma io mi appostai fuori dal gruppetto e attesi per poterla salutare. Non era per curiosità, anche se Chiara era già famosa. Ci tenevo a salutarla quasi per dirle che apprezzavo quanto lei e il Movimento stavano facendo per la Chiesa e il mondo". Gianni Nicolì, già insegnante di Religione, collaboratore dell'Ufficio Scuola della Diocesi di Brescia e di tante altre realtà del mondo educativo, ricorda così il suo incontro con Chiara Lubich.

"Nel corso degli anni - aggiunge - ho poi avuto modo di incontrare e collaborare con molte persone del Movimento dei Focolari e per quanto mi riguarda sono sempre state esperienze positive e feconde".

Nei confronti dell'Opera di Maria, Nicolì  si definisce "amico estimatore, fratello credente che condivide la fede, i significati ideali e le opere del Movimento", e conclude: "Forse troppo facile a dirsi, ma Chiara Lubich è stata un genio di Dio, non serve spiegare perché, tutto lo dimostra".