"Che si compia il desiderio di Chiara per la fraternità universale". L'incontro del Vescovo di Brescia con i Focolari

La celebrazione dell’Eucaristia ci fa sentire una grande famiglia, [desiderio] tanto caro a Chiara Lubich. Una famiglia! Quella che nel nome del Signore aiuta poi tutta quanta l’umanità a sentirsi tale”.

Mons. Pierantonio Tremolada, Vescovo di Brescia da poco più di cinque mesi, ha aperto così l’omelia della messa che ieri pomeriggio ha presieduto al Centro Mariapoli di Frontignano in occasione del decimo anniversario della morte di Chiara Lubich.

Si è trattato per lui del primo incontro con il Movimento dei Focolari. Ad accoglierlo c’erano circa 400 persone, il piccolo popolo che si è costituito a Brescia attorno al Carisma di Chiara, ma anche tanti amici del Movimento, uomini politici, rappresentanti di altre aggregazioni laicali della Chiesa locale, esponenti del mondo musulmano.

All’ingresso del Centro Mariapoli il Vescovo ha trovato ad attenderlo a nome di tutti: don Mario Benedini e don Pietro Prandelli, sacerdoti che vivono la spiritualità dell’unità; Sonia e Alloisio Ceretti con i loro tre figli in rappresentanza di Famiglie Nuove; Sara Manfredi e Maurizio Coltro dei due Focolari della Zonetta; Bepi Vezzola dell’equipe gestionale del Centro. Ha voluto essere presente anche il sindaco di Barbariga, Giacomo Uccelli, che si è poi trattenuto per l’intero pomeriggio.

Salutato al suo ingresso in sala da un lungo e affettuoso applauso, a mons. Tremolada è stato proposto un video che attraverso la storia di Chiara racconta la manifestazione del Carisma e la sua incidenza nel mondo, seguito da una serie di esperienze in campo interreligioso, sociale, educativo e culturale vissute nella realtà della Diocesi.

SACRIFICIO E COMUNIONE

E’ seguita poi la messa, concelebrata da sacerdoti dell’Opera e da alcuni parroci della zona. Riflettendo sulla pagina del Vangelo di Giovanni in cui Gesù, arrivando a Gerusalemme per la Pasqua, parla della sua fine imminente, mons. Tremolada ne ha indicato due parole riassuntive: sacrifico e comunione. “Due termini – ha detto il presule – che risultano particolarmente significativi se proviamo a rileggerli nella prospettiva di quello che è stato, per quanto io posso comprendere, il Carisma di Chiara, all'interno della Chiesa ma anche in favore di tutta quanta l’umanità”.

L’ ATTRATTIVA DEL TEMPO MODERNO

“E’ dal cuore del Signore Gesù, rivelatore del mistero santo di Dio, che si attinge per sentirsi una cosa sola” ha aggiunto il Vescovo. Citando una meditazione di Chiara sulla “attrattiva del tempo moderno”, mons. Tremolada ha aggiunto: “Alla base di una azione di comunione c’è la contemplazione dell’Amore di Dio in Cristo Gesù. Stare dentro il fuoco di questo Amore ci permette di diventare decisamente attivi come testimoni dentro un mondo che con le sue ferite e contraddizioni, ma anche attese e speranze, noi sinceramente amiamo”.

UN AUGURIO DI FRATERNITÀ

Mentre vi auguro di aiutarci come Chiesa a tenere sempre vivo tutto questo, che rappresenta l’essenza del vostro Carisma - ha concluso - chiedo al Signore che diventi sempre più patrimonio della Chiesa intera, così che la Chiesa corrisponda alla vocazione che ha ricevuto: essere lievito per una umanità in cui si possa sempre di più sentirsi fratelli. E si compia cosi anche il desiderio di Chiara della fraternità universale”.



Un semplice momento conviviale ha chiuso il pomeriggio con il Vescovo che a lungo si è intrattenuto con i presenti, stupito dalla molteplicità delle provenienze da ogni parte della provincia, interessato al Centro Mariapoli e all’attività di formazione e di approfondimento che vi si tiene.