E’ ormai tradizione per chi fa parte della Comunità dei Focolari di Cremona ritrovarsi per gli auguri natalizi attorno ad una bella tavolata… Del resto molti di noi conoscono le abilità e le fantasie culinarie delle amiche del gruppo cooking4unitj che trova le proprie radici in questa terra generosa e amante del “buono”.
La festa di famiglia che si è svolta lo scorso sabato ha assunto però una fisionomia non più legata alla tradizione locale, ma nuova e originale grazie ad un intreccio di conoscenze e di rapporti costruiti nel tempo con famiglie musulmane e con persone immigrate dal Gambia e dal Mali.
Nasce il cooking international
E’ stato condividendo ricette di piatti tipici dei paesi di origine di questi amici che è nata l’idea di mettersi attorno ai fornelli insieme marocchini, brasiliani e…cremonesi.
Sulla tavola quest’anno quindi sono apparsi cous cous e salpicao (tipica insalata brasiliana a base di pollo) uniti a dolci siciliani e abruzzesi, il tutto frutto di un lavoro di cucina “gomito a gomito”, anzi “cuore a cuore”, tanto forte il clima di fraternità con cui ci si è entusiasmati a aiutati vicendevolmente.
Un bozzetto di mondo unito che vuole continuare a vivere per la pace e la solidarietà
Questa è la realtà in cui si sono senti proiettati tutti i protagonisti della festa; giochi, canti, tombolata, seguiti ad una toccante preghiera comune per la pace, hanno fatto da ulteriore
collante.
Una tradizione non è mancata: un gesto di solidarietà verso una delle tante povertà di cui si è a conoscenza.
Quest’anno è stato presentato e accolto il progetto THE BRIDGE (IL PONTE); alcune persone del Movimento dei Focolari (fra cui Maria Zorra, focolarina di origine bresciana), allo scopo di mitigare gli effetti negativi dell’apartheid sull’educazione, si stanno impegnando per dare vita a corsi pomeridiani in un quartiere della città di Hartswater in sud Africa.
La festa di famiglia che si è svolta lo scorso sabato ha assunto però una fisionomia non più legata alla tradizione locale, ma nuova e originale grazie ad un intreccio di conoscenze e di rapporti costruiti nel tempo con famiglie musulmane e con persone immigrate dal Gambia e dal Mali.
Nasce il cooking international
E’ stato condividendo ricette di piatti tipici dei paesi di origine di questi amici che è nata l’idea di mettersi attorno ai fornelli insieme marocchini, brasiliani e…cremonesi.
Sulla tavola quest’anno quindi sono apparsi cous cous e salpicao (tipica insalata brasiliana a base di pollo) uniti a dolci siciliani e abruzzesi, il tutto frutto di un lavoro di cucina “gomito a gomito”, anzi “cuore a cuore”, tanto forte il clima di fraternità con cui ci si è entusiasmati a aiutati vicendevolmente.
Un bozzetto di mondo unito che vuole continuare a vivere per la pace e la solidarietà
Questa è la realtà in cui si sono senti proiettati tutti i protagonisti della festa; giochi, canti, tombolata, seguiti ad una toccante preghiera comune per la pace, hanno fatto da ulteriore
collante.
Una tradizione non è mancata: un gesto di solidarietà verso una delle tante povertà di cui si è a conoscenza.
Quest’anno è stato presentato e accolto il progetto THE BRIDGE (IL PONTE); alcune persone del Movimento dei Focolari (fra cui Maria Zorra, focolarina di origine bresciana), allo scopo di mitigare gli effetti negativi dell’apartheid sull’educazione, si stanno impegnando per dare vita a corsi pomeridiani in un quartiere della città di Hartswater in sud Africa.