Una bancarella solidale (sotto la neve) a Presezzo raccogliendo fondi per un progetto del Focolare di Cuba

Non era proprio la giornata ideale quella di ieri per allestire una bancarella un po' diversa dalle solite tra i gazebo del mercatino natalizio di Presezzo (Bg). Marinella e Caroli, però, anche se sotto una fitta nevicata non si sono date per vinte: troppo importante lo scopo per cui avevano aderito alla proposta del Comune!




DA PRESEZZO A CUBA
Un’azione di solidarietà per famiglie povere seguite a Cuba dalla Comunità locale del Movimento dei Focolari, di cui fa parte anche Alida Valsecchi, originaria di Caprino Bergamasco. Due gli obiettivi: il primo, molto concreto, era raccogliere fondi per realizzare un serbatorio per l’acqua e sistemare alcune case; il secondo presentare una cultura aperta alla fraternità universale tramite il “Dado della pace”, libri e riviste di Città Nuova.

BELLA SFIDA!

Attraverso l’operazione fagotto* cui hanno aderito bambini e adulti di tutte le nostre provincie, sono stati raccolti giocattoli e oggetti natalizi in buono stato, messi poi a disposizione dei passanti tramite una piccola lotteria. “Bella sfida!” aveva esclamato il parroco intrattenendosi con Marinella e Caroli; apprezzamento sottolineato anche dall’assessore alla cultura che aveva colto la differenza di scopo tra la bancarella del Movimento dei Focolari e le altre.

MA NE E' VALSA LA PENA?
Purtroppo freddo, vento e neve non hanno favorito una grande presenza di persone, e la maggior parte degli espositori ha chiuso anzitempo. “Ne è valsa la pena?” abbiamo chiesto a Marinella e Caroli. “Certo! Fosse anche solo per quel bambino che si è fermato con il papà, contento di poter scegliere un regalo e di mettere il suo piccolo contributo nella cassettina che avevamo preparato, entrando a pieno titolo in una catena di fraternità. Ma anche per la signora boliviana impegnata nella bancarella accanto alla nostra e che non terminava più di fare domande sul Movimento dei Focolari, su cosa vuol dire vivere il Vangelo”.



*Il termine fagotto, che ricorda la raccolta di poche, povere cose in un fazzoletto ed è quindi sinonimo di povertà, ha assunto per Chiara Lubich e il primo nucleo dei nascenti Focolari, a metà degli anni ’40, il significato di condivisione, dono e ridistribuzione dei beni materiali. È nata così una prassi che consiste nel privarsi liberamente del sovrappiù e talvolta di quanto si crede necessario, per condividerlo e farne dono a chi è in necessità.