Sonia, Andrea e Francesca hanno rinnovato il loro sì ad una vita ispirata in maniera totalitaria agli insegnamenti del Vangelo

Il ritiro dei circa trecento laici consacrati del Movimento dei Focolari in corso al Centro Mariapoli “Luce” di Fontignano ha vissuto ieri pomeriggio un momento di particolare intensità. Come stabilito dagli statuti approvati dalla Chiesa che regolano la vita dell’Opera di Maria, nei primi sette anni di vita consacrata i focolarini sono chiamati ogni anno a rinnovare le “promesse” di vita secondo gli insegnamenti del Vangelo.

Ma qual è il senso di questo rinnovare? “Ci si mette di fronte a Dio e alla sua chiamata a lasciare ogni attaccamento per seguirlo – ci ha risposto un responsabile di Focolare – e si torna a motivare il nostro sì verificandolo alla luce di ciò che si è vissuto, di ciò che si è costruito e amato”.

Un impegno che viene ribadito durante il ritiro annuale programmato sempre a ricomprendere la data del 7 dicembre, anniversario della consacrazione di Chiara Lubich e della nascita del Movimento dei Focolari, simbolicamente sottolineato sull'altare con tre garofani rossi accanto ad un piccolo crocifisso. (foto di Mimmo Sofi)

Al termine della celebrazione eucaristica di ieri sono stati una ventina i consacrati che hanno rinnovato le promesse; tra loro c’erano due focolarini sposati delle nostre province (Andrea Zorra di Brescia e Sonia Pensieri di Brescia) e una focolarina a vita comune del nostro Focolare (Francesca Gherlone).