Una vita a colori per mettere nel quotidiano la gioia del Vangelo. Il Movimento dei Focolari in cammino con i costruttori di un mondo nuovo

C’è ancora molto da raccontare sulla giornata di domenica al Centro Mariapoli di Frontignano, avvio dell’anno ideale per gli aderenti al Movimento dei Focolari nelle province di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona. Ieri abbiamo dato conto della prima parte della mattinata, aperta dai ragazzi e dai giovani con le esperienze dei “Cantieri” e il percorso del Genfest, incentrata poi sul tema di approfondimento dell’anno per tutta l’Opera dedicato a Maria, proseguita con l’aggiornamento dell’incontro dei responsabili delle zone del mondo in cui è presente e vivo il Movimento dei Focolari.

ANCHE LA CHIESA HA IL SUO CANTIERE, A SASSONE

A chiudere la mattinata è stato don Mario Benedini, responsabile per l’Italia dei sacerdoti Volontari dell'Opera di Maria, con un’ampia condivisione, a due anni dall'avvio e al quarto appuntamento seminariale, sul divenire dello studio della Evangelii Gaudium, il documento programmatico del pontificato di Papa Francesco che “chiama la Chiesa ad una conversione pastorale” e invita i credenti ad “uscire nel mondo per dare risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia”.

Gli incontri di Sassone, frazione del Comune di Ciampino, alle porte di Roma, vogliono andare esattamente nella direzione indicata dall'esortazione apostolica: essere un contributo alla "costruzione di un mondo nuovo, gomito a gomito con gli altri […] (perché) Gesù vuole che tocchiamo la carne sofferente degli altri […] e viviamo l’intensa esperienza di essere popolo, l’esperienza di appartenere a un popolo […] cercando di accendere il fuoco nel cuore del mondo"

IL MONDO A COLORI

L’intero pomeriggio è stato invece un susseguirsi di esperienze e di testimonianze alla luce di una conversazione in cui Chiara Lubich parlava dell'arcobaleno. “Ad un dato momento - raccontava la fondatrice del Movimento dei Focolari - il Signore mi ha fatto capire che l’amore che avevamo in cuore ci spingeva a fare le cose più varie e più diverse, le quali però erano tutte amore. L’amore ci spingeva a mettere tutto in comune, […] ci spronava a conquistare altri […], portava a un’unione con Dio sempre più profonda […], sanava le ferite di una società ammalata e divisa […], infondeva il desiderio di essere chiesa […], ci dava la sapienza […], ci faceva tutti un sol corpo, una persona sola, sicché ciò che era di uno circolava e diveniva di tutti. […] Come la luce si scinde in sette colori, quelli dell’arcobaleno, ma sempre luce è il rosso, l’arancio, il giallo, il verde, l’azzurro, l’indaco, il violetto, così l’amore è sempre amore […]”.

VITA VISSUTA

Sul palco del Centro Mariapoli si sono cosi alternate storie che hanno tradotto nel quotidiano l'intuizione di Chiara: una famiglie che mette a disposizione di un'altra dei soldi risparmiati; una campagna di solidarietà lanciata in vista della Giornata dei poveri del prossimo 19 novembre; un gioco (molto serio) per un esame di coscienza su spreco e stili di vita.
E poi ancora: il linguaggio artistico del complesso musicale internazionale del Gen Rosso per coinvolgere una città e una popolazione scolastica di 6.000 studenti in un progetto educativo contro il bullismo e la violenza; fare cultura di comunità partendo dall'approfondimento della Parola di Vita del mese coni il coinvolgimento di testimoni qualificati; il rilancio dell'Università Popolare Mariana per un programma di formazione continua.

Da ultimo - temi sui quali torneremo specificatamente nei prossimi giorni - la nuova vita organizzativa e progettuale del Centro Mariapoli "Luce" con alcune linee di sviluppo ormai ben precisamente delineate, e la nascita del notiziario FLest per avvicinare ai contenuti del nostro sito anche coloro che non hanno possibilità di seguirci on line.


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