Lo sguardo sull'essenziale che prepara la Giornata Mondiale dei Poveri

Valeria e Gianni Giorgini hanno condiviso domenica scorsa a Frontignano - in occasione della giornata di aggiornamento del Movimento dei Focolari per gli aderenti delle province di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona - un’esperienza di famiglia che può essere letta come concreta corrispondenza al messaggio di Papa Francesco per la prima Giornata Mondiale dei Poveri che vivremo il 19 novembre [l'immagine è un particolare del manifesto della Caritas], e all'invito a fissare lo sguardo sull'essenziale.








Condividere, voce del verbo amare

La prima frase della Parola di Vita di questo mese sottolinea lo stile di vita del cristiano, “controcorrente” rispetto alla mentalità più diffusa. Nella nostra famiglia questo stile di vita si concretizza attraverso vari aspetti, e tra questi la Provvidenza che da sempre ci ha accompagnato e che continua ad essere presente.

Mesi fa Gianni ha fatto una visita medica specialistica privata da un amico che non ha voluto essere pagato. Immaginando la parcella, abbiamo messo il corrispettivo a disposizione di una raccolta di fondi che il Movimento Famiglie Nuove del Movimento dei Focolari ha lanciato per le famiglie bisognose nel mondo, convinti che con le famiglie del mondo siamo un'unica famiglia.

Cerchiamo anche di vivere la legalità, l'onestà nelle vicende che la vita offre. Una delle nostre figlie ha festeggiato il compleanno con degli amici in una pizzeria. Arrivati a casa, verificando il conto ci siamo accorti che il dolce che ci era stato servito non era stato conteggiato. Tornati il giorno successivo in pizzeria abbiamo segnalato la dimenticanza, pronti, ovviamente, a pagare la differenza; ma il titolare, molto meravigliato, non ha voluto nulla. E così, tranquilli di aver dato a Cesare quello che è di Cesare, abbiamo dato alle famiglie bisognose quello che è delle famiglie bisognose.

Recentemente una zia mi ha fatto dono di una cifra per noi importante, soprattutto in questo momento costellato da una serie infinita di tanti spese impreviste. Io e Gianni eravamo davvero contenti della cosa. Ma nel viaggio di ritorno, uno di noi ha detto a parole quello che l’altro stava pensando. Così abbiamo deciso di donare metà della cifra a una parente che vive da sola e sta passando un momento molto difficile, non solo economico. Questo gesto, assieme a tanti altri gesti di vicinanza, di ascolto e di famiglia, ha fatto rinascere un rapporto nuovo tra tutti in casa. E questo è il nostro centuplo.

Valeria


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