Si è parlato anche di gioco d’azzardo nell'intenso fine settimana di LoppianoLab 2017, con un laboratorio preparato dal coordinamento nazionale Slotmob, “un gruppetto di giovani molto agguerriti e determinati – sottolinea Agostino Gandelli che insieme ad altri del Movimento dei Focolari di Brescia e Bergamo è impegnato su questo tema con l’associazione ‘Game Over’ - a portare avanti una proposta semplice e incisiva: premiare i locali pubblici che rinunciano alle slot machine organizzando degli happening (200 quelli realizzati fin qui realizzati sul territorio nazionale) che portino attenzione nuova e guadagni non drogati dall'azzardo; l'obbiettivo è di arrivare a 400 Slotmob nei prossimi 2 anni”.
DUE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE
“Una delle esperienze che abbiamo ascoltato – racconta ancora Agostino – è quella di Leonard, giovane albanese che nel suo bar a Siena ha subito il furto delle slot machine installate nel locale. Per lui è stata come una liberazione! Così ora nel suo locale il clima non è più schiacciato dalla tristezza dei giocatori sempre perdenti, e con clienti e amici riesce a parlare liberamente di come l'azzardo rovina le persone.
Un altro contributo alla riflessione è venuto da Stefano, che a Prato ha elettronicamente mappato le vie della città classificando le zone libere dall’azzardo. Intercettato dagli imprenditori dell'azzardo rifiuta la proposta di lavorare per individuare viceversa le zone di Prato più idonee per installare sale gioco per le videolotterie e slot machine. La proposta è di quelle che ti sistemano per un bel po’, ma Stefano resiste all'attrazione di arricchirsi a danno dei più deboli”
LA BATTAGLIA SUI DATI
Ai lavori del laboratorio è intervenuto anche Marco Dotti (secondo da sinistra nella foto mentre parla con il gruppo di Game Over con il quale collabora offrendo riflessioni e spunti), affrontando il problema dei dati sui volumi del gioco d’azzardo che i Monopoli stanno restituendo ai 1.200 Comuni che li hanno richiesti: in provincia di Brescia, ad esempio, nel 2015 sono stati sprecati quasi due miliardi euro tra gratta e vinci, slot machine e videolotterie.
“Sono cifre che come cittadini non possiamo ignorare – sottolinea Agostino – sulle quali riflettere assieme a politici e amministratori locali. Non si tratta di dare la pagella o di fare classifiche di buoni e cattivi, ma è ora che i Comuni agiscano”.
CIO’ CHE PUÒ FARE LA POLITICA
QUELLO CHE POSSIAMO FARE NOI COME CITTADINI
“Per fortuna la legge di riordino del comparto lascerà spazio agli enti locali di legiferare e regolamentare in senso restrittivo. Si dovrà pero attendere il decreto attuativo per esserne certi! La politica romana sull'argomento vive infatti le sue contraddizioni. I parlamentari Giovanni Endrizzi (M5S) e Lorenzo Basso (PD), concordemente impegnati contro l'azzardo, ce ne hanno dato conto, ma continueranno a mantenere desta l'attenzione, soprattutto nel chiedere insieme che si arrivi ad eliminare la pubblicità, a tracciare elettronicamente i flussi delle giocate e, appunto, a far sì che le leggi di cui alcune regioni, come quella della Lombardia, approvate con lungimiranza, mantengano la loro validità. E come cittadini abbiamo solo da rimboccarci le maniche ancor di più”.
DUE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE
“Una delle esperienze che abbiamo ascoltato – racconta ancora Agostino – è quella di Leonard, giovane albanese che nel suo bar a Siena ha subito il furto delle slot machine installate nel locale. Per lui è stata come una liberazione! Così ora nel suo locale il clima non è più schiacciato dalla tristezza dei giocatori sempre perdenti, e con clienti e amici riesce a parlare liberamente di come l'azzardo rovina le persone.
Un altro contributo alla riflessione è venuto da Stefano, che a Prato ha elettronicamente mappato le vie della città classificando le zone libere dall’azzardo. Intercettato dagli imprenditori dell'azzardo rifiuta la proposta di lavorare per individuare viceversa le zone di Prato più idonee per installare sale gioco per le videolotterie e slot machine. La proposta è di quelle che ti sistemano per un bel po’, ma Stefano resiste all'attrazione di arricchirsi a danno dei più deboli”
LA BATTAGLIA SUI DATI
Ai lavori del laboratorio è intervenuto anche Marco Dotti (secondo da sinistra nella foto mentre parla con il gruppo di Game Over con il quale collabora offrendo riflessioni e spunti), affrontando il problema dei dati sui volumi del gioco d’azzardo che i Monopoli stanno restituendo ai 1.200 Comuni che li hanno richiesti: in provincia di Brescia, ad esempio, nel 2015 sono stati sprecati quasi due miliardi euro tra gratta e vinci, slot machine e videolotterie.
“Sono cifre che come cittadini non possiamo ignorare – sottolinea Agostino – sulle quali riflettere assieme a politici e amministratori locali. Non si tratta di dare la pagella o di fare classifiche di buoni e cattivi, ma è ora che i Comuni agiscano”.
CIO’ CHE PUÒ FARE LA POLITICA
QUELLO CHE POSSIAMO FARE NOI COME CITTADINI
“Per fortuna la legge di riordino del comparto lascerà spazio agli enti locali di legiferare e regolamentare in senso restrittivo. Si dovrà pero attendere il decreto attuativo per esserne certi! La politica romana sull'argomento vive infatti le sue contraddizioni. I parlamentari Giovanni Endrizzi (M5S) e Lorenzo Basso (PD), concordemente impegnati contro l'azzardo, ce ne hanno dato conto, ma continueranno a mantenere desta l'attenzione, soprattutto nel chiedere insieme che si arrivi ad eliminare la pubblicità, a tracciare elettronicamente i flussi delle giocate e, appunto, a far sì che le leggi di cui alcune regioni, come quella della Lombardia, approvate con lungimiranza, mantengano la loro validità. E come cittadini abbiamo solo da rimboccarci le maniche ancor di più”.