Costituzione e famiglia, terreno di confronto e dialogo. Un incontro al Centro culturale islamico di Brescia

Molte le persone nuove, tante le donne e le giovani presenti ieri al Centro Culturale islamico di Brescia per l’incontro sul tema: “La Costituzione italiana e la famiglia: diritti, doveri e rapporti fra le generazioni”.

A promuoverlo, con il patrocinio del Comune capoluogo, l'associazione "Brescia solidale" che vede un'attiva partecipazione della Comunità Locale del Movimento dei Focolari. Si è trattato del terzo incontro di un ciclo per dare senso al percorso della richiesta di cittadinanza che moltissimi immigrati presentano per radicare la loro presenza in Italia.

L'avvocato Federica Paletti ha aperto l'incontro illustrando gli articoli 30 e 31 della Costituzione approfonditi poi in lavori di gruppo. L'incontro è poi proseguito per gli adulti con la psicologa Adele Ferrari e l’Imam Kamel Layachi (nella foto), per i più giovani con Elena Sarzilla e Norma Marchesi.

"...COME DICONO I FOCOLARINI..."
"Siamo molto fortunati ad aver trovato e cercato questi spazi comuni dove impariamo insieme il mutuo ascolto - ha detto l'Imam  - questi incontri ci insegnano il rispetto, ci insegnano, come dicono i focolarini, a fare vuoto, ad entrare nella pelle dell’altro, ad ascoltare le ragioni del fratello, del prossimo ed è un esercizio non solo civile ma anche religioso e spirituale".

LA COSTITUZIONE E' UN IMPORTANTE COLLANTE
"Le comunità musulmane che vivono in Italia sono parte di una società multietnica, multireligiosa e multiculturale che ha bisogno di un collante - ha continuato l'Imam Kamel Layachi - e per noi questo collante è la Costituzione italiana, perché i suoi valori fondanti non hanno nulla contro i valori e i principi della religione musulmana: posso essere un musulmano autentico rispettando i valori della Costituzione".

SULLA FRAGILITÀ DELLA FAMIGLIA C'E' BISOGNO DI AZIONI COMUNI
Di assoluto rilievo anche quanto l'Imam ha detto sul valore della famiglia, "che non è più un'agenzia educativa in grado di incidere come in passato sull'educazione umana, spirituale, civile e psicologica dei nostri figli e di questo dobbiamo prendere coscienza. E’ vero che come dice il cardinal Bagnasco che la famiglia è il grembo della fede e dei valori, ma nella formazione dei nostri figli dobbiamo competere con l'influenza dei mass media, della pubblicità, delle piazze virtuali. Facciamo esperienza di fragilità. Abbiamo bisogno di condividere e di collaborare per intervenire insieme".

GENITORI E FIGLI IN DIALOGO
L'incontro è poi terminato con una socializzazione del lavoro di gruppo dei giovani che si sono interrogati sulle loro fatiche e sulle loro attese, lasciando intuire la necessità di aprire spazi di dialogo all'interno della famiglia.

Un'esigenza che interroga trasversalmente culture, religioni e tradizioni, e che è di sprone per continuare a costruire relazioni profonde e fraterne.