Chiara Luce e i giovani, insieme per cose grandi. Colzate (Bg) e Loppiano fanno festa con il suo sorriso

Più o meno a metà strada tra Bergamo e Clusone c’è Colzate. L’Oratorio del piccolo paese è intitolato a Chiara Luce Badano  ed oggi è in festa perché il calendario liturgico ricorda la giovane focolarina che morì per un cancro a 19 anni dopo anni di sofferenze vissute nella luce radiosa e consolante della fede che stupì gli stessi medici e le persone che le stavano intorno. È stata beatificata nel 2010. Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, la soprannominò “Luce” per l’intensità con cui viveva.

E’ da cinque anni che i giovani di Colzate hanno una patrona tanto speciale. L’intitolazione avvenne infatti nel 2013 dopo un percorso di preparazione di due anni in cui tutti erano stati coinvolti per scoprire e conoscere meglio la storia e la vita, le fonti della spiritualità di Chiara Luce.
Fra i tanti santi e beati che ci accompagnano nel cammino di fede – disse il parroco di allora, don Mario Gatti, il giorno dell’intitolazione dell’Oratorio - questa giovane ci è parsa quella più significativa da proporre come esempio ai nostri adolescenti e giovani. A lei vogliamo affidare il cammino di santità di tutti coloro che vivono l’oratorio”.


A LOPPIANO, “24 ORE DI LUCE"

Nella cittadella internazionale del Movimento dei Focolari a Loppiano, invece, oggi e domani l'appuntamento è con “24 ore di Luce: i giovani raccontano la santità”.
Sono in 34  provenienti da venti diversi Paesi del mondo: con musica e performance racconteranno le giornate, le conquiste e il dolore di una ragazza che ha lasciato un segno che dura tutt'ora e non accenna a sparire. Il suo "stile di vita" ha ispirato migliaia di persone in tutto il mondo suscitando vocazioni, cambi di vita, decisioni importanti le cui conseguenze sono impossibili da quantificare.

"Chiara Luce continua a cambiare il corso della storia attraverso di noi – ha detto al suo arrivo uno dei giovani della convention – cioè i ragazzi e le ragazze che l'hanno presa ad esempio e nella sua vita hanno trovato il coraggio di cambiare la propria". E’ possibile essere santi nel XXI secolo? si chiedono i giovani riuniti a Loppiano. La risposta che viene dalla vita di Chiara Luce Badano è un incoraggiamento per tutti: “Per cambiare il mondo non è questione di quantità, ma di qualità di vita".