Strappare le erbacce ed essere contenti. Un reporter speciale sul cantiere dei giovani vissuto in Alto Adige

Potere dei giornali (soprattutto se "stranieri")! Riuscire a far scrivere qualcosa di sé ad un sedicenne è davvero un'impresa. A Merano però, a chiusura del cantiere estivo dei giovani del Movimento dei Focolari, ce l'hanno fatta. E sul circuito dei giornali diocesani altoatesini si legge questa settimana l'esperienza di Marco Benevelli (al centro della foto), bresciano di Montichiari, che senza farsi troppi problemi racconta cos'è stata per lui la settimana condivisa con tanti coetanei nel segno del servizio e della fraternità. La riproponiamo qui di seguito, sottolineandone la semplicità e la freschezza. "Che sono le caratteristiche di Marco - racconta Francesca Gherlone, l'assistente dei giovani del Movimento dei Focolari che li ha accompagnati - e il suo punto di forza: si è aggregato al gruppo all'ultimo momento ma è stato capace di integrarsi subito e di farsi promotore di entusiasmo e di iniziativa".


Lavorare con gioia

Dall’1 al 6 agosto a Merano, una città dell’Alto Adige, ho avuto la possibilità di partecipare ad un cantiere insieme ad altri ragazzi. Tra le varie attività che abbiamo fatto mi è rimasta impressa quella del giardinaggio; l’ho scelta ben due volte e non me ne sono pentito.
La casa di riabilitazione sociale Martinsbrunn è stato il luogo in cui abbiamo svolto il nostro lavoro. Con un paio di guanti, un cappello alla campagnola e voglia di lavorare io e dei miei amici abbiamo dedicato il nostro tempo ad estirpare erbacce, tagliare piante di erba cipollina e foglie di basilico al limone (non pensavo nemmeno esistesse) ed a piantare l’insalata.
E’ stata una bella esperienza anche se faticosa. Sapere infatti di star aiutando qualcuno mi ha dato la carica e la forza necessaria per superare quelle dure ore di lavoro sotto il sole.
Ero anche circondato da persone capaci di tirarmi su il morale e che mi hanno spinto a lavorare con gioia. Inoltre pensare che alla fine, come ricompensa, avremmo avuto un buon bicchiere di sciroppo mi stimolava a finire il prima possibile. In questa esperienza ho avuto l’opportunità di conoscere un tunisino che mi ha raccontato la sua storia, una gentilissima giovane donna che alla fine della settimana ci ha regalato dei peperoncini e una pianta di timo, due simpatici signori che ci hanno fatto assaggiare le loro prugne e molte altre persone ancora.

Marco Benevelli