Maria Voce ha incontrato ieri a Verona la comunità locale (con aggiunta mantovana) dei Focolari

Verona è a 35 chilometri da Mantova: non potevano non esserci!”. Logica ineccepibile quella di Gina Paloschi, volontaria di Mantova che ieri pomeriggio, insieme a Maria Rosa Formizzi, Nicoletta Assini, Silvia Borgi e Annabelle Panes, ha partecipato all’incontro della comunità locale di Verona del Movimento dei Focolari con la presidente Maria Voce. A portare Emmaus (il nome "ideale" che Chiara ha dato a Maria Voce) a Verona è stato il tempo di vacanza e il dono di un biglietto per l'Aida allestita in Arena. Ovviamente la comunità locale del Movimento ne ha approfittato per organizzare un momento di festa per Emmaus.

LA "SOFFIATA" DI ANNABELLE E L'INCONTRO CON UNA COMUNITÀ VIVA
Prima di trasferirsi due anni fa a Mantova – spiega ancora Gina – la nostra Annabelle viveva a Verona; saputo dell’incontro ci ha subito coinvolto e, fatta qualche telefonata, abbiamo potuto anche noi aggregarci. Ci siamo trovate in una bellissima comunità, viva e con tante meravigliose attività che coinvolgono sia associazioni civili che religiose. Era presente anche l’Imam di Verona insieme alla sua famiglia e alla responsabile della formazione musulmana dei giovani”, segno tangibile di un cammino di amicizia e di conoscenza che ribalta tanti luoghi comuni sull'impossibilità di costruire relazioni con il mondo musulmano.

POESIA, STORIA, VITA
La comunità locale di Verona si è presentata ad Emmaus attraverso ciò che vive, intrecciando presente, storia e arte. “Le è stata letta anche una poesia in dialetto veronese: parla di un contadino che dopo aver zappato la terra, seminato un piccolo seme, averlo concimato e fatto tutto quello che poteva, chiedeva a Dio la piova (la pioggia) perché potesse germogliare”.


CON GESÙ IN MEZZO ANDARE INCONTRO ALLE NECESSITÀ DEI FRATELLI
Emmaus ha ripreso questa poesia e l’invocazione del dono della pioggia, chiedendosi cosa potesse donare lei alla comunità veronese (e un pochino anche mantovana!). “Partendo dalla festa della Trasfigurazione – sintetizza Gina – ci ha ricordato la consegna che Chiara ci ha lasciato, vivere meritando la presenza di Gesù tra noi. Maria, grazie allo Spirito Santo, ha donato Gesù al Mondo, così noi amandoci con quell’Amore che viene da Dio, possiamo generare Gesù in mezzo per donarlo al mondo. Essere altri Maria, una Maria attiva, che si muove per andare incontro alle necessità dei fratelli, che va ad asciugare le lacrime e va incontro ai bisogni della Chiesa e dell’umanità”.