Cronache indonesiane (3): incontri speciali con gente speciale. Lucia e Fabio "ammessi" nella comunità

L’orizzonte di Berastagi, città dell'Isola di Sumatra 60 chilometri a sud di Medan, è dominato da un vulcano che si chiama Sinabung, continuamente in attività.

Lo scorso anno, era il 22 maggio, un’esplosione ha causato sette vittime: erano agricoltori che stavano lavorando nei campi a due chilometri e mezzo dal vulcano, investiti dalle ceneri dell’eruzione.

Qui hanno fatto tappa Lucia Petrucci e Fabio Chinca, la giovane coppia mantovabresciana che vive un'esperienza di comunione e di fraternità con la comunità locale del Movimento dei Focolari. Oggi a fare il punto della situazione (come sempre via WhatsApp) è Lucia.



INCONTRI SPECIALI, GENTE SPECIALE

Stasera abbiamo di nuovo la possibilità di collegarci ad una rete wifi, così possiamo aggiornarvi un po'. Io e Fabio, la Gen spagnola di cui vi abbiamo già parlato, due focolarine e due giovani, una delle quali ci ha fatto da autista per l'intero viaggio – siamo stati a visitare la comunità del Movimento dei Focolari di Berastagi. Abbiamo conosciuto una comunità semplice, composta soprattutto da agricoltori che cercano di andare avanti nonostante le difficoltà e i guadagni mancati per via del raccolto intaccato dalla cenere del vulcano.

LA CONDIVISIONE DELLA PAROLA DI VITA

A sera abbiamo partecipato ad un incontro di riflessione e di condivisione sulla Parola di Vita del mese. Ad ospitare l’incontro sono stati Jupiter e Deswanti, due Volontari della comunità: abbiamo potuto conoscere diverse esperienze e nel momento di dialogo ci siamo confrontati su come mettere in pratica l'amore e andare avanti nonostante le difficoltà.

Il giorno successivo, con la stessa famiglia e due loro amici siamo andati in gita al Lago Toba, il più grande lago vulcanico del mondo: uno spettacolo! Nel viaggio abbiamo ammirato distese di mandarini e caffè. E abbiamo imparato a distinguere gli alberi di diversi frutti esotici, mango, cacao, banani!

IL DONO INASPETTATO DI ELETTO E TATI

Di ritorno a Berastagi siamo stati da un’altra coppia di Volontari, Eletto e Tati. Ed è stato ancora un momento intenso di famiglia. Verso la fine della cena ci hanno fatto alcuni doni tra cui una busta con dei soldi. Chi si sarebbe mai aspettato una cosa del genere? Abbiamo subito deciso di destinare metà della cifra per una famiglia del Centro Sociale e l'altra metà per poter aiutare i giovani della comunità che l'anno prossimo andranno al Genfest di Manila

CON ADRA PENSANDO ALLA FAMIGLIA ADOTTIVA DI MANTOVA

Abbiamo anche avuto l'opportunità di conoscere Andra, uno dei ragazzi adottati a distanza dall'Italia. Avevamo saputo di lui una settimana prima di partire perché la famiglia adottiva fa parte della comunità locale del Movimento dei Focolari di Mantova. La famiglia di Andra ci attendeva al completo davanti la loro casa, dove da due mesi hanno una bancarella di uova, frutta e verdura.

OGGI L’INDONESIA E’ IN FESTA PER L’ANNIVERSARIO DELL’INDIPENDENZA…

Nel giorno del 72° anniversario dell'Indipendenza indonesiana avvenuta il 17 agosto del 1945, il Focolare ha organizzato una festa per la comunità. Verso l'ora di pranzo sono cominciate ad arrivare le prime giovani famiglie con i loro bambini: si è subito creato un bellissimo clima familiare. La gioia, l'accoglienza e la semplicità di questo popolo ci fa sentire a casa. Dopo il pranzo tradizionale indonesiano, mangiato con le mani su foglie di banani sono cominciati i giochi. Tutti erano coinvolti dai piccoli ai più grandi.

…E PER NOI LA SORPRESA DELLA CERIMONIA DI AMMISSIONE ALLA COMUNITÀ

Anche a noi è stata riservata una speciale sorpresa che ci ha davvero commossi. La comunità ha infatti voluto festeggiarci con una cerimonia della tribù Batak, una sorta di rito di ammissione: siamo stati messi sotto l'hulos (un tessuto realizzato al telaio da alcune donne della tribù, simbolo di felicità, di unità nelle diversità, di prosperità) e coinvolti in canti e danze bahasi in cui si ricorda che "l'Indonesia vuole il meglio per i suoi figli!". Anche noi da oggi ci sentiamo un poco figli di questo Paese e fratelli di tante straordinarie persone.