Anche a Merano la città si colora di nuovo. Dieci ragazzi delle nostre province al “cantiere” altoatesino

Oggi hanno ripulito un giardino, preparato una festa che si farà in una casa di riposo e chiuderanno a sera inoltrata con l’osservazione astronomica del cielo. Sono stanchi (il giusto) ma felici (un sacco) i ragazzi e le ragazze che a Merano danno vita alla tappa sudtirolese dei Cantieri estivi dei giovani del Movimento dei Focolari.

Sono arrivati soprattutto dal Veneto e dal Trentino, ma non mancano partecipanti da altre regioni. Come la squadra che si è mossa dalle nostre comunità locali. Ne fanno parte: Francesco di Cremona; Morena di Dosolo, in princia di Mantova; Sara, Giovanni, Maria, Riccardo e Roberto di Bergamo; Dorotea di Manerbio (Bs); Anna di Bedizzole (Bs) e Marco di Montichiari, sempre in provincia di Brescia. L’undicesimo della squadra è Francesca Gherlone che per il Focolare di Brescia segue in maniera particolare le giovani generazioni.

Anche in questo cantiere il filo conduttore passa per i tre verbi che hanno accomunato tutti i campi estivi dei giovani del Movimento dei Focolari: “colorare con azioni concrete di fraternità i luoghi più grigi; contribuire a trasformare le nostre città in “casa per tutti”; costruire ponti di unità per chi incontriamo”.

Domani i ragazzi torneranno a trovare gli anziani della casa di riposo e giocheranno con loro. Sabato li aspetta un laboratorio artistico con il disegnatore Walter Koster (il creatore dei personaggi Gibi e Doppiawdoppaw). Il tutto condito con qualche input ad orientare la giornata, dialoghi sui problemi legati alle questioni e ai rischi più ricorrenti tra i giovani, attività sportive, divertimento e molto altro.


Come sta andando? “Ma è solo il primo giorno”, protesta una voce nell’audio di whatsapp che ci ha inviato Francesca, che però non si scoraggia e chiede a tutti di dire una parola: “Interessante. Bello. Bho! Bellissimo. Dai, domani. Ciao!”.