Scrisse Chiara ripensando a quel giorno:
«Se il 1943 fu l’anno dell’origine del Movimento, il 1949 segnò invece un balzo in avanti. Circostanze
impensate, ma previste dalla Provvidenza, fecero sì che, per riposo, il primo gruppo dei membri del
Movimento si ritirasse dal “mondo” in montagna. […] Una piccola e rustica baita di montagna ci ospitò nella
povertà.
Eravamo sole: sole fra noi col nostro grande Ideale vissuto momento per momento, con Gesù Eucaristia,
vincolo d’unità, a cui si attingeva ogni giorno; sole nel riposo, nella preghiera e nella meditazione.
E lì iniziò un periodo di grazie particolari. Avevamo l’impressione che il Signore aprisse agli occhi
dell’anima il Regno di Dio […] e ci parve di capire che l’Opera che stava nascendo non sarebbe stata
nient’altro che una mistica presenza di Maria nella Chiesa».