Felici, senza rimedio. Da Mantova a Correggio per il cantiere della fraternità

La scritta arancione sul foglio bianco si vede poco, ma ingrandendo la fotografia si riesce a leggere una sintesi efficace dell’incontro che dal 4 all'8 luglio ha riunito a Correggio 150 ragazzi del Movimento dei Focolari provenienti da diverse parti d’Europa. C’è scritto: #felicisenzarimedio.

Tra questi “malati” di felicità c’era anche Morena, di Dosolo, in provincia di Mantova, che insieme ai coetanei ha lavorato ad un cantiere di fraternità universale. Il programma ha alternato a momenti di gioco e di sport l’approfondimento di esperienze di solidarietà presenti sul territorio (1), il dialogo con testimoni che hanno saputo trasformare episodi drammatici in semi di speranza (2), laboratori di musica d’insieme fuori dall'ordinario (3).

E poi un workshop con il gruppo artistico Gen Verde in preparazione del concerto che si è tenuto la sera del 7 luglio nel Palasport di Correggio e che ha visto i ragazzi protagonisti in alcuni momenti del nuovo spettacolo del gruppo che si intitola “On the Other Side”: “Attraverso degli esercizi – racconta Morena – dovevamo trasmettere emozione con il corpo e con la musica, senza parlare”.

“Abbiamo imparato come metterci in gioco per gli altri – ha scritto uno dei ragazzi nella pagina Facebook Cantiere 2017 – per una grande sfida che riguarda anche le nostre città, una grande opportunità per noi ragazzi”.


Conclude Morena: “Mi ha colpito l’intesa che si è creata tra noi. Io quando sono arrivata non conoscevo nessuno, ma mi hanno accolto con molta gioia, come se mi conoscevano da tanto tempo: è stato bellissimo!”.


I ragazzi del Cantiere hanno visitato Azione Solidale, un'iniziativa, senza fini di lucro, dell'Associazione Solidarietà, che recuperando le eccedenze del sistema produttivo le ridistribuisce gratuitamente nel circuito delle associazioni che agiscono a favore delle varie forme di povertà.

Gianpietro è un papà che nel 2013 perse suo figlio Emanuele: la droga assunta in una sera trascorsa con gli amici lo aveva spinto a gettarsi nel fiume. Gianpietro si è trovato così di fronte ad un bivio: perdersi nel dolore, oppure reagire dedicando la sua vita ai giovani, occupandosi di prevenzione. Da allora ha fatto oltre 250 interventi, fra scuole e luoghi pubblici, con figli e genitori per far conoscere il valore della vita attraverso la sua storia e quella di Emanuele. Il pomeriggio trascorso con lui è stato per i ragazzi del Cantiere pieno di emozioni e di stimoli.

Bellissima e chiassosissima è stata la serata che il Cantiere ha trascorso con la Banda Rulli Frulli è un progetto sperimentale di musica, integrazione e riutilizzo creativo dei materiali di recupero. Rulli Frulli è un percorso di crescita nei confronti dell'altro, nel rispetto delle diverse capacità. "La banda è la banda" Non ci sono solisti, non ci sono elementi che spiccano rispetto ad altri ma si è tutti uguali e ognuno dà il proprio contributo col massimo del proprio impegno.