Congo, in viaggio (di nuovo) con Angelo. Quinto anniversario dell'inaugurazione dell'ospedale Chiara Lubich - 2/3



Il secondo messaggio che Angelo Bricca ci ha inviato dal Congo, corrispondenza di questo suo ritorno a Lubumbashi dopo la prima esperienza dello scorso ano, è dedicato al compleanno della struttura.



Per i poveri, per le mamme e i loro bambini

Il 5° anniversario dell’inaugurazione dell’ospedale Chiara Lubich è stato ricordato a Lubumbashi lo scorso 28 settembre, in un clima davvero particolare. Non c'era, purtroppo il dott. Eugenio Ferri, che ha accompagnato in Kenya con un membro della comunità. Nelle intenzioni della messa c'era comunque la gratitudine per la Provvidenza che accompagna dalla sua nascita l'ospedale.

Nella celebrazione eucaristica presieduta dall'Abbé Augustin Pilipili, si è ricordato che proprio in quel giorno la Chiesa faceva memoria di S. Vincenzo de Paoli, emblema della carità e del servizio ai poveri. 

Alla conclusione della celebrazione il coordinatore dei medici, il dottor Jean Muteba, ha voluto ringraziare tutti i presenti sottolineando la partecipazione di medici, infermieri, personale sanitario ed anche diversi ricoverati.

Ha poi fornito un bilancio del lavoro dell’ospedale in questi 5 anni.  "L'ospedale è nato per aiutare i poveri e in particolare le mamme e i bambini. Dalla sua inaugurazione ad oggi abbiamo avuto complessivamente 1.190 parti di cui 1.058 senza complicazioni e 132 con taglio cesareo. Grazie al pronto intervento il tasso di mortalità è stato bassissimo".

Il dott. Muteba ha poi ricordato un recente seminario di studio di Economia di Comunione incentrato su tre parole chiave: incoraggiare, aiutare, sviluppare. Concetti declinati così dal medico in riferimento all'ospedale Chiara Lubich: "Incoraggiare tutti. Aiutare i poveri. Sviluppare le nostre capacità per lo sviluppo di questa struttura"

Il medico ha poi concluso invitando i presenti a meditare su semplici domande: "Cosa faccio io per l’ospedale Chiara Lubich? Cosa farò io per l’ospedale Chiara Lubich? Sono contento di quello che ho fatto? Dove posso migliorare? Ognuno risponda nel proprio cuore. Facciamolo insieme per il bene dei nostri malati.”

Per la traduzione dell'intervento mi sono fatto aiutare da Maria Pia Redaelli, per lunghi anni impegnata nel Focolare di Lubumbashi, ora rientrata in Italia, che assieme alla traduzione mi ha mandato questo suo commento: “Con la nascita dell'ospedale ho toccato con mano l’amore di Dio! Ho visto cose impensate. Non avevamo un soldo, nemmeno per comprare il terreno. Ma la Provvidenza arrivava in continuazione tanto da permetterci di avviare e portare a termine la costruzione, attrezzarla e renderla operativa. Davvero l'Eterno Padre non si lascia vincere in generosità e continua a portare avanti la sua opera".

Angelo Bricca


con il video dell'intervento del dott. Muteba



Unisciti alla nostra community per non perderti i nuovi aggiornamenti!

Iscriviti al nostro canale WhatsApp