Il dialogo interreligioso ha bisogno di persone coraggiose


A Mantova, Brescia e Bergamo sono stati organizzati nei giorni scorsi alcuni appuntamenti sul dialogo interreligioso ai quali ha partecipato Roberto Catalano, docente di teologia e prassi del dialogo interreligioso e co-direttore del Centro Internazionale per il Dialogo Interreligioso del Movimento dei Focolari. Per ciascuno ne diamo qui di seguito un resoconto.



San Giorgo Bigarello (Mn) - 3 febbraio
Dialogo tra amici di fedi diverse
Squarci di vita, esperienze, sfide e prospettive per un mondo di pace

La preparazione della serata - scrivono Sergio e Anna Sanfelici della Comunità Locale del Movimento dei Focolari - è stata fatta in collaborazione con la comunità Baha'i e quella Evangelica Pentecostale. Ci ha impegnato molto, ma il risultato ha superato le aspettative. Erano presenti circa 90 persone provenienti da tutta la provincia e non solo, di confessioni cristiane e religioni diverse. 
L’intervento di Roberto Catalano è stato seguito in un silenzio assoluto che diceva l’interesse profondo per la vita trasmessa. Sono seguite alcune domande molto importanti a cui il relatore ha risposto con la sapienza di una vita permeata di Ideale. Successivamente si sono alternati gli interventi degli amici di diverse fedi in un clima di stupore per la scoperta di una fraternità già in atto nel territorio ma sconosciuta ai più. Marzio Zambello, della Comunità Bahai’i, referente del gruppo “Agorà delle religioni”, con grandissima sorpresa di tutti, ci ha portato i saluti e l’incoraggiamento del Vescovo, che aveva incontrato prima del nostro incontro, a proseguire nel cammino con fiducia e determinazione".


Numerose le impressioni raccolte al termine della serata, con un grazie corale a Roberto Catalano per la chiarezza e la profondità del suo contributo: "Si respirava un'aria di famiglia, quella famiglia che a piccoli passi si avvia verso la fraternità universale"; "L'argomento trattato è molto importante e dovrebbe essere allargato sempre più, perché è strettamente collegato ai grandi valori quali la pace, l'accoglienza, la convivenza tra tutti i fratelli che condividono questo pianeta, anche per migliorare la qualità della vita di tutti"; "Un altro passo verso l'unità e la fraternità universale"; "L'amore di Dio era presentissimo. Abbiamo goduto, udito, vissuto nel vedere che la fraternità universale si fa realtà": "Toccati profondamente dall'esperienza e dall'umanità di Roberto Catalano! Felici si aver fatto questa esperienza insieme".



Brescia 4 febbraio 
Il significato del documento firmato dal Grande Imam Al Tayyeb e da Papa Francesco.  La sua ricaduta sulla società mondiale e la comunità bresciana

Promosso dal “Patto bresciano di fraternità interreligiosa”, il convegno ha avuto luogo nella splendida cornice della Chiesa di San Cristo nel complesso dei Saveriani ai piedi del Castello.
Occasione dell’incontro è stato il quarto anniversario del “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” sottoscritto da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar.
Oltre a Roberto Catalano, a riflettere sulle ricadute, non solo religiose, della “dichiarazione di Abu Dhabi” c’erano Yassine Lafram presidente nazionale dell’Unione delle Comunità Islamiche in Italia, e don Roberto Ferranti, direttore dell’Ufficio diocesano per il dialogo interreligioso.

“Papa Francesco ricorda che c’è solo un’alternativa: o la civiltà del confronto oppure la civiltà dello scontro. A Brescia - ha sottolineato don Ferranti - sono presenti 146 gruppi di diverse estrazioni culturali, etniche e religiose. Solo attraverso il dialogo sarà possibile individuare assieme strade di verità e giustizia”.

“ Il dialogo è una necessità della natura umana – ha aggiunto Lafram –  attraverso di esso, senza lasciarci prendere dalla paura, possiamo reciprocamente arricchirci. Dobbiamo scardinare le rigidità e i pregiudizi che sono alla base della demonizzazione di chi ha una convinzione diversa dalla nostra”.

“Tutti - gli ha fatto eco Roberto Catalano - siamo invitati ad essere portatori di dialogo, lì dove viviamo. E sarà puntando sul valore del dialogo che sarà possibile avviare dei veri processi di cambiamento nelle realtà sociali e politiche. Un paradigma che dovrà necessariamente investire Oriente e Occidente, Nord e Sud, rivalutando la diversità come ricchezza e non come contrapposizione. La dichiarazione di Abu Dhabi – ha concluso Catalano – “ci aiuta ad andare oltre le nostre categorie mentali, per assumere una nuova cultura del dialogo: religioso, culturale, politico e sociale. E certamente sono le religioni a dover dare per prime l’esempio che il dialogo è possibile“.

L’incontro è stato seguito in diretta streaming anche da un gruppo di detenuti nel carcere cittadino nell’ambito delle attività di una delle associazioni aderenti al “Patto bresciano di fraternità interreligiosa”.

Tra i numerosi presenti all’incontro nella Chiesa di San Cristo c’erano il vice sindaco di Brescia Laura Castelletti, l’assessore Marco Fenaroli, il rettore dell’Università Francesco Castelli.

Al termine del convegno c’è stata una proposta musicale seguita da un momento conviviale animato dai giovani delle comunità culturali e religiose promotrici, in cui partecipanti hanno potuto conoscersi, dialogare e confrontarsi in un clima di serenità e di festa.



San Paolo D'Argon (Bg) - 5 febbraio
Dialogo che genera fraternità. Valori ed esperienze

Roberto Catalano è stato uno dei relatori alla tavola rotonda a chiusura della settimana tematica "Religioni al servizio della fraternità".
L'incontro si è svolto nell'Abbazia di San Paolo d'Argon, luogo suggestivo della diocesi bergamasca che accoglie e promuove le proposte di dialogo interculturale e interreligioso. In occasione della Giornata Internazionale della Fratellanza Umana (4 febbraio).
 
Fileo ha raccolto attorno ad un tavolo eterogeneo referenti di movimenti (tra cui il Movimento dei Focolari) e associazioni cattoliche e di altre religioni oltre di realtà significative del territorio bergamasco perché insieme si esprimesse il tema e si costruissero le proposte da inserire nel calendario della settimana.
 
"La tavola rotonda 'Dialogo che genera fraternità. Valori ed esperienze' è stato un appuntamento importante - ci scrivono dalla Comunità locale del Movimento dei Focolari - dove gli interventi dei relatori, Kamel Layachi e Roberto Catalano, Hamid Zeriate (imam) e don Massimo Rizzi (sacerdote), ci hanno consegnato una cornice teorica, storica e teologica del fare cultura del dialogo. Conoscenza reciproca, rispetto, riconoscimento dell'altro, consapevolezza delle differenze rendono possibile l'incontro e il fare dialogo. Ecco che le esperienze di diverse realtà, tra cui il gruppo Dialogo di Romano di Lombardia, animato dai nostri del movimento, hanno completato il pomeriggio con narrazioni di attività o azioni messe in campo dalle comunità locali, corroborando un percorso di collaborazioni e impegno comune per il quale vogliamo continuare".



Questi tre appuntamenti sono stati preceduti, il primo febbraio, dalla presentazione del libro di Roberto Catalano intitolato Fra identità e pluralismo; sull'incontro ne ha scritto direttamente l'autore sul suo blog (clicca QUI per leggere il post).

Un altro post Roberto Catalano lo ha dedicato sul suo blog all'incontro del 3 febbraio, intitolandolo: Mantova, che (ri)scoperta!