Tempra bergamasca, cuore al Mondo. Festa di compleanno on line per le 87 primavere di Angelo



Compie oggi 87 anni Angelo Testa di Clusone, conosciutissimo non solo nella sua terra, la bergamasca Valle Seriana, ma anche nella Comunità dei Focolari di Roma e di Loppiano (e dallo scorso anno anche in Burundi). La sua è una famiglia decisamente speciale (nella fotografia Angelo è il primo in basso a destra) – sei figli, quattro dei quali hanno risposto nella loro vita a diverse vocazioni nell’ambito del Movimento dei Focolari – ma, del resto, lo è lui stesso, per le sue scelte e per la sua storia imprenditoriale nell'adesione ai principi dell’Economia di Comunione.



Da Albino a Clusone, da un negozio a un supermercato
arrivando ad un vero e proprio comprensorio sciistico


Primogenito di dieci fratelli, Angelo è nato in una famiglia di commercianti ad Albino. Si trasferisce a Clusone verso la fine degli anni Cinquanta per aprire un nuovo negozio. Qui nel 1959 sposa Maria e dalla loro unione nasceranno 6 figli.

Negli anni ’60 incontra il Movimento dei Focolari attraverso alcuni volontari che lasciano le terre dall’altopiano per trasferirsi a Loppiano, in Toscana, dove inizieranno la costruzione di una “cittadella” fondata sui comandamenti evangelici. Stringe poi amicizia con altre famiglie clusonesi che hanno fatto propria la spiritualità portata da Chiara Lubich.

Con Maria inizia un’esperienza di vita di famiglia sempre spalancata agli altri, accogliente verso i propri fratelli minori, in aiuto a piccole e grandi povertà (non solo economiche) che man mano incontra. In questo clima i figli Roberto e Antonia rispondono alla vocazione al Focolare, mentre Emanuela e Maria Teresa seguono il carisma di Chiara con le Volontarie.

Nel frattempo il negozio diviene un supermercato, e successivamente Angelo apre un rifugio agli Spiazzi di Gromo-Boario dove dal nulla avvia la realizzazione di un comprensorio sciistico. Fin dal lancio dell’Economia di Comunione, un’intuizione che Chiara Lubich concretizza a partire dal 1991, Angelo cerca legami vitali con altri imprenditori conquistati dall’idea di fare impresa affermando la loro responsabilità sociale dell’economia.



In volo verso il Burundi

A maggio dello scorso anno, aderendo all’invito della figlia Antonia a partecipare come “collaboratore” all’edizione del Villaggio per la Terra a Villa Borghese (Roma), Angelo incontra Valence, uno studente originario del Burundi, laureato in agraria, che gli confida il proprio sogno: promuovere nel suo Paese la coltivazione di una pianta ricca di elementi nutritivi, per dare un contributo alla soluzione del grave problema della malnutrizione locale.

Colpito e affascinato da questo sogno e si mette a totale disposizione del giovane, con il quale poche settimane dopo raggiungere Kigozi, sul lago Cyohoha, in Burundi.

Da vero imprenditore e con “tanto occhio e buonsenso” prende immediatamente visione dell’ambiente naturale: offre subito indicazioni operative trasmettendo alla popolazione del villaggio, entusiasmo, fiducia e voglia di fare: Ma soprattutto, instaura rapporti fraterni con ciascuno.

Compie un secondo viaggio a novembre dello stesso anno portando in Africa una potente pompa ad immersione - acquistata grazie al contributo di tanti imprenditori che è riuscito a coinvolgere nel progetto - necessaria per rendere più fruttuoso il terreno e le coltivazioni. Ritorna sfiancato e provato per un’infezione contratta, ma il suo rapporto con quella popolazione diviene sempre più stretto, carico di gioia: ogni giorno riceve via WhatsApp immagini e messaggi di una vita che ormai non tornerà più come prima…



La sorpresa

Questa sera i figli lo hanno emozionato con una festa a sorpresa in cui virtualmente si sono ritrovati tutti attorno ad Angelo: con la mamma Maria c’erano Franco, Roberto, Maria Teresa, Emanuela, Antonia e Alex, un modo per dirgli grazie e constatare, una volta di più, che nell’amore ai fratelli più deboli sembra avere trovato uno straordinario elisir di lunga vita.


f.c.